È emersa una nuova teoria su Joker, interpretato da Joaquin Phoenix. Per l'esattezza, come sostiene il sito americano Screen Rant, è un'ipotesi sulle implicazioni del film per l'universo DC in generale: al netto del titolo, e delle varie dichiarazioni dei diretti interessati sull'assenza di un legame con qualunque altro lungometraggio basato sui fumetti della DC, Arthur Fleck non sarebbe il Joker che conosciamo, bensì un predecessore di colui che, in un futuro prossimo (nella continuity del film), diventerà la celebre nemesi di Batman.
Joker: la sceneggiatura leaked in rete promette un film molto controverso
Questa teoria nasce principalmente da un ragionamento di tipo anagrafico: partendo dal presupposto che Arthur Fleck abbia più o meno la stessa età di Joaquin Phoenix (l'attore ha compiuto 44 anni durante le riprese), è molto improbabile che lui possa diventare l'avversario principale di un Batman che, a giudicare dall'apparizione di un Bruce Wayne in tenera età nel trailer di Joker, non debutterà per almeno altri dieci anni. È più ragionevole, dice Screen Rant, che Fleck funga da fonte di ispirazione per colui che diventerà poi il vero Joker, magari tramite un passaggio di consegne, che si tratti di un clown cinematografico che già conosciamo (l'articolo menziona la possibilità di un Jared Leto digitalmente ringiovanito, collegando il tutto al DC Extended Universe) o meno (essendo il lungometraggio ufficialmente una storia autoconclusiva che non avrà né sequel/prequel né spin-off).
"Joker, da Venezia 2019 agli Oscar 2020" assicura Alberto Barbera
Questo risolverebbe anche un problema di natura più strettamente mitologica: anche tra i fan dei fumetti che aspettano l'uscita del film c'è chi teme che la figura del Joker, il cui principale elemento di fascino è l'assenza di una vera e propria backstory, possa risultarne un po' annacquata. Svelare quindi che Fleck non è il Joker in senso stretto, sulla falsariga di quanto fatto sul piccolo schermo con Jerome Valeska in Gotham, aggirerebbe questo ostacolo.