Johnny Depp, Marlon Brando gli diede un consiglio agli inizi della carriera: "Aveva ragione"

Johnny Depp ha ricordato la sua amicizia con Marlon Brando, il consiglio che gli diede agli inizi della sua carriera e la sua passione per la musica in un'intervista tenutasi a Zurigo.

Chi potrebbe pensare che Johnny Depp sia diventato attore per caso? Eppure è così, secondo quanto ha recentemente detto in un'intervista, in cui ha parlato tra l'altro del consiglio che gli diede Marlon Brando e degli inizi della sua carriera oltre che della passione per la musica.

Nell'intervista pubblicata oggi su La Stampa, l'attore Johnny Depp è stato felice di parlare del documentario Crock Of Gold: A Few Rounds With Shane MacGowan dedicato a Shane MacGowan, il leader dei Pogues, in cui il prode Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi appare in veste di co-produttore. Ma Depp ha raccontato molto di più, spingendosi in dichiarazioni personali che mettono da parte l'immagine segnata delle cronache sul processo che ha sostenuto contro l'ex moglie, Amber Heard.

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Berlino 2020: Johnny Depp in posa al photocall di Minamata

Tra queste dichiarazioni, spicca la risposta che l'attore ha individuato alla domanda "Qual è la spinta che la fa andare avanti?": "Credo che sia la sensazione di non aver ancora finito il mio cammino. Ho avuto la fortuna di incontrare un grande come Marlon Brando, il mio mentore, maestro, amico, fratello, padre. Una volta mi ha detto che non bisogna fare tanti film. Mi disse "è troppo Johnny, non abbiamo tutte quelle facce a disposizione". Aveva ragione, mi ha insegnato che si impara osservando la gente e io continuo a farlo, vado avanti giorno per giorno, seguendo il mio percorso."

Oltre a ricordare Marlon Brando, Depp dedica anche a MacGowan i propri ringraziamenti per aver potuto, attraverso questo film documentario: "offrire una testimonianza della sua tenacia e della sua voglia di continuare a esserci. Shane ha opinioni precise e una volontà fortissima. È uno che non demorde mai, gli hanno dato, varie volte, non più di sei mesi di vita e invece è ancora lì. Vivo grazie alla sua determinazione, una potenza che io non credo di avere affatto."

Ricollegandosi al documentario che Depp ha "dedicato a un vecchio amico", l'attore ha potuto celebrare il suo primo grande amore, la musica, e il suo rapporto con lei: "Suono da quando avevo 12 anni, a 15 anni ho cominciato a farlo regolarmente, più tardi sono diventato attore per caso e all'inizio non mi interessava granché, non era la cosa che volevo fare più di tutto al mondo. Poi è successo che la musica abbia preso, a poco a poco, un posto marginale nella mia esistenza, così ho deciso che potevo essere un attore, ma punk e rock."

L'attore punk e rock non tocca direttamente la situazione vissuta dall'inizio di quest'anno a causa delle accuse dell'ex moglie, ma commenta la sua professione come: "non sono mai stato attratto dagli applausi e dal successo, le cose vanno e vengono, non mi aspetto niente. Di ogni esperienza non mi interessa il risultato, piuttosto che il cammino compiuto per raggiungerlo. Penso che le sconfitte siano utili, bisogna saper stare in un angolo, capire quello che davvero si vuole e lottare per ottenerlo, senza limitarsi a fare quello che vogliono gli studios. La musica è sempre la mia fonte di ispirazione, anche quando recito. E comunque è di sicuro il modo più veloce per creare un'emozione. Quando faccio musica non recito e questo è molto bello."

L'attore in questi giorni è a Zurigo per lo Zurich Film Festival e anche in questa occasione Johnny Depp ha incontrato e abbracciato le sue fan infrangendo le regole sul distanziamento sociale. Un atteggiamento che ha sollevato qualche polemica online.