Johnny Depp: "Gli eventi live? non so come saranno dopo la piaga del Covid"

Johnny Depp, ospite dello Zurich Film Festival, ha ammesso di non avere idea di come potrebbero svolgersi gli eventi live dopo la piaga del Covid.

Johnny Depp ha ammesso che gli manca suonare dal vivo ed ha dichiarato di non riuscire ad immaginare come potrebbero svolgersi gli eventi live, soprattutto quelli musicali o sportivi, dopo quella che lui stesso ha definito come la piaga del Covid.

Johnny Depp, che nel fine settimana ha partecipato allo Zurich Film Festival, ha dichiarato che gli manca molto esibirsi con la sua band, attualmente ferma a causa delle restrizioni imposte dalla diffusione del Coronavirus. L'attore era presente all'evento cinematografico come produttore di Crock of Gold, documentario incentrato su Shane MacGowan, meglio conosciuto come il cantante della band anglo-irlandese The Pogues. Come molti ormai ben sapranno, anche Depp fa parte di un gruppo musicale, gli Hollywood Vampires, insieme a Joe Perry degli Aerosmith e Alice Cooper.

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Berlino 2020: Johnny Depp al photocall di Minamata

"Mi manca esibirmi dal vivo", ha detto l'interprete di Blow, "Mi manca la connessione istantanea che si crea con le persone che sono lì per condividere l'esperienza. Perché non c'è band, né musica, né suono se non ci sono persone. Quindi mi manca quel legame, mi mancano le risposte e lo scambio di emozioni e sicuramente, dopo l'orrore di questa piaga, non so come saranno gli spettacoli dal vivo o come saranno gli eventi sportivi".

Johnny Depp ha anche detto al pubblico del festival svizzero che la musica è stata il suo primo amore e che all'inizio non gli importava delle offerte di lavoro riguardanti la recitazione. Depp faceva parte del gruppo glam metal degli anni '80 Rock City Angels prima di raggiungere il successo nell'industria cinematografica. "Ho abbandonato la scuola e suonavo nei locali notturni dall'età di 15 anni, facendo vari lavori. Penso che essendo stato un musicista, ed essendo stata la musica il primo vero amore della mia vita, quando si trattava di fare un film non mi importava più di tanto. Poi ho fatto un paio di film, qualcuno voleva darmi 1800 dollari a settimana, quindi ho pensato 'Accetto, tanto non mi interessa perché questo non è il mio genere'".

Johnny Depp ha quindi spiegato come allora si sentiva ormai "bloccato" su quella strada e si è reso conto che la musica avrebbe dovuto passare un po' in secondo piano ma ha aggiunto che da allora si è comunque sforzato di essere "l'attore punk rock". "Sia Cry Baby che Edward mani di forbice hanno stabilito la direzione in cui stavo andando. Al mio agente non piaceva, ma io l'ho fatto comunque". Depp ha poi scherzato dicendo che lo studio Disney dietro Pirati dei Caraibi era spaventato a morte quando hanno visto per la prima volta il capitano Jack Sparrow. "Erano nervosi, avevano paura che nessuno avrebbe capito una parola del capitano Jack. Ho ricevuto chiamate da loro che chiedevano 'Ma è ubriaco? Sei ubriaco? Qual è il problema con le sue mani?'. Non ero minimamente scoraggiato, anzi, mi spingeva a fare di più. Quando mi hanno chiesto di ridimensionarlo, l'ho enfatizzato ancora di più".

Le apparizioni di Johnny Depp allo Zurich Film Festival 2020 segnano le sue prime uscite in pubblico in seguito al processo per diffamazione che ha visto l'attore in tribunale contro il tabloid britannico The Sun. Il verdetto del giudice è previsto per questo autunno.