James Franco: sex, no drugs & gay movies

In un'intervista a The Advocate, la star di '127 Hours' ha spiegato che molte persone sono convinte che lui sia gay e tossicodipendente a causa dei ruoli interpretati al cinema, ma non è così. Franco sostiene che i ruoli gay sono più interessanti, mentre per alcool e droga non ha tempo. Mentre per il sesso solitario invece ne ha, eccome.

In questi giorni James Franco sta promuovendo 127 Hours, il nuovo film di Danny Boyle nel quale ha interpretato lo scalatore Arol Rolston e tra un'intervista e l'altra ha rilasciato una serie di dichiarazioni senza filtro sulla sua vita privata e sessuale. Altro che sex, drugs and rock 'n roll, James Franco sostiene di non avere tempo per la droga e l'alcool, e soprattutto chiarisce di non essere gay: "Tutti pensano che io sia un tossico, e qualcuno crede che io sia omosessuale solo perchè ho interpretato tanti ruoli gay. Ma non è vero. Non fumo erba e non sono gay. Perchè non bevo e non mi drogo? Sinceramente, perchè non ho tempo."
Sul suo tempo libero tuttavia, l'attore si è contraddetto in un'intervista a The Hollywood Reporter, nella quale parlando del personaggio da lui interpretato nel film di Boyle - che in una scena si masturba per scaricare la tensione - ha aggiunto che passa il tempo libero a masturbarsi. "Trascorro un sacco di tempo da solo nelle stanze d'albergo, soprattutto quando viaggio per lavoro. E quando sono solo, mi masturbo tantissimo, anche quattro, cinque volte al giorno. Non so perchè. Soprattutto nelle giornate in cui non ho molto da leggere o scrivere"

Riguardo le speculazioni sulla sua sessualità, Franco ha dichiarato al magazine gay The Advocate che se fosse stato davvero omosessuale lo avrebbe detto, anche perchè questo non avrebbe comunque danneggiato la sua carriera, visto che in ogni caso accetta solo ruoli che gli piacciono davvero, poco "commerciali". L'attore, che è stato fidanzato cinque anni con l'attrice Ahna O'Reilly, e ha interpretato ruoli gay nel recente Urlo, in Milk e Blind Spot, semplicemente sostiene che secondo lui le relazioni tra individui dello stesso sesso sono cinematograficamente più interessanti: "La storia del cinema è talmente piena di storie d'amore etero, che ormai sono scontate. Non mi interessano. Preferisco interpretare ruoli e relazioni che non sono state raccontate così tante volte."