La serie HBO IT: Welcome to Derry intreccia la sua trama con Le ali della libertà, capolavoro tratto da Stephen King e film più amato di sempre su IMDb. Un crossover inatteso che espande il Kingverse e riporta sullo schermo la leggendaria prigione di Shawshank.
Da Derry a Shawshank: i fili invisibili del Kingverse
Nel terzo episodio di IT: Welcome to Derry, un dettaglio apparentemente minore ha scatenato l'entusiasmo dei fan più attenti: l'arrivo di un collegamento diretto con la Shawshank State Prison, la prigione resa immortale dal film Le ali della libertà. L'episodio mostra il corrotto capo della polizia Clint Bowers - con tutta probabilità nonno del celebre bullo Henry - minacciare Hank Grogan, accusato ingiustamente del massacro avvenuto al Capitol Theater: "Sai cosa fanno ai killer di bambini a Shawshank?" Una frase che basta a evocare uno dei luoghi più iconici della narrativa di King, simbolo di sofferenza, colpa e, paradossalmente, speranza.
Non si tratta di un semplice Easter egg: il trailer della serie aveva già mostrato un autobus con la scritta Shawshank State Prison, ma ora sappiamo che la prigione avrà un ruolo concreto nella trama. Potremmo dunque assistere al ritorno visivo della struttura già apparsa in Castle Rock e, ovviamente, nell'adattamento cinematografico del 1994 diretto da Frank Darabont, considerato ancora oggi "il miglior film tratto da un'opera di Stephen King". Un ponte narrativo che non solo espande la mitologia di It, ma riafferma la natura interconnessa del cosiddetto Kingverse, dove ogni luogo e ogni personaggio sembrano esistere nello stesso incubo condiviso.
Un intreccio temporale e simbolico
L'ambientazione di Welcome to Derry nel 1962 apre anche uno scenario affascinante: secondo la cronologia dei romanzi di King, è proprio in quegli anni che Andy Dufresne e Red (i personaggi interpretati da Tim Robbins e Morgan Freeman) si trovavano rinchiusi a Shawshank. In teoria, quindi, i loro cammini e quello di Hank potrebbero incrociarsi - anche solo come suggestione visiva o simbolica. Sarebbe un incontro impossibile ma potentissimo: la storia della speranza e della libertà contro quella dell'orrore e della manipolazione.
Al di là delle speculazioni, il riferimento funziona perfettamente all'interno della narrazione. Shawshank non è solo un nome evocativo, ma un richiamo alle radici più cupe della poetica di King: il senso di prigionia fisica e psicologica, la corruzione del potere e la sottile linea tra giustizia e dannazione. In Welcome to Derry, anche se Pennywise non estende il suo potere fino alle mura della prigione, la sua influenza aleggia come un contagio morale, trasformando ogni luogo in un riflesso del male.
Con nuovi episodi in onda ogni domenica su HBO e Max, la serie non si limita a riscrivere le origini del clown più temuto della letteratura, ma intreccia il terrore cosmico di It con la malinconia umana di Le ali della libertà. Un dialogo tra mostri e uomini che solo Stephen King - e i suoi adattatori più audaci - sanno rendere così naturalmente disturbante.