Le stupefacenti teoriche scientifiche mostrate in Interstellar hanno colpito gli spettatori sollevando qualche dubbio. Viaggi attraverso wormhole, buchi neri, relatività nei piani temporali, forme di comunicazione alternative e così via hanno generato nel pubblico la voglia di saperne più. Quanto c'è di vero e quanto di inventato nella spettacolare pellicola fantascientifica? Lo stesso regista, Christopher Nolan, ha sentito il bisogno di intervenire nel dibattito generato dal suo lavoro spiegando: "I miei film sono sempre legati a standard elevati perché sollevano problemi che non sono presenti nei lavori degli altri registi, il che mi va bene. Kip Thorne, l'astrofisico che ha collaborato alla sceneggiatura di Interstellar, ha scritto un libro sulla scienza del film in cui spiega ciò che è reale e ciò che è mera speculazione, perché ovviamente larga parte del plot è speculazione."
Separare i fatti dalla finzione, o come dice Nolan, dalla 'speculazione', richiederebbe numerose visioni del film. Almeno questa è la teoria del regista, il quale prosegue: "Subito dopo la visione, Twitter si è riempito di una serie di commenti impulsivi da parte del pubblico che ha visto Interstellar una volta sola, ma per capire a fondo la scienza presente nel film occorre fermarsi, riflettere, rivederlo e magari leggere anche il libro di Kip. So dove abbiamo mentito nel modo che si mente al cinema, e ho reso Kip partecipe dei nostri trucchi".
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