Il viagra, le feste e Carlà: Woody Allen si confessa a Vanity Fair

Il regista presenta il suo ultimo film 'Incontrerai l'uomo dei sogni' al magazine in edicola il 24 dicembre e si racconta a ruota libera, facendo anche qualche anticipazione sul suo prossimo film, che girerà a Roma.

Il 2010 è l'anno di Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, il nuovo film di Woody Allen, nei cinema dal 3 dicembre. Ambientazione: Londra, per la quarta volta. Nel cast, Anthony Hopkins, Naomi Watts, Freida Pinto, Josh Brolin, Antonio Banderas e altri, tutti per la prima volta diretti da Woody. Due giorni prima dell'arrivo del film nelle sale italiane, il regista compie 75 anni: a Vanity Fair - in edicola dal 24 novembre - racconta come non festeggerà, il suo terrore per gli effetti collaterali dei farmaci e tutta la verità sulla partecipazione di Carla Bruni al suo prossimo film.

Buon compleanno, allora. Come festeggerà? 'Andrò a cena fuori con moglie, figli e qualche amico. Solo se loro insistono. Non sono un gran festeggiatore'. Nemmeno da bambino? 'Da bambino sì, arrivavano i giocattoli. Appena ho avuto la consapevolezza di essere adulto, direi intorno ai trenta, ho cominciato a vedere il compleanno solo come un passo verso la morte'. Ha 75 anni, sta benone, fa un film dopo l'altro e la mattina del suo compleanno si sveglia depresso? 'Non è tanto il giorno in sé. Comincio a essere depresso la settimana prima, e poi la cosa va avanti per giorni. Dicembre è un mese orrendo. C'è Natale e poi Capodanno, un altro passo deciso verso la tomba. Inutile che le dica che non festeggio Natale e nemmeno Hannukah, la festa ebraica. È proprio l'idea della festa comandata, degli auguri speranzosi che mi butta giù'. Nel suo nuovo film c'è una scena che fa molto ridere: quando Anthony Hopkins prende il Viagra. Lei l'ha mai usato? 'Scherza? Io non ho mai preso nemmeno un'aspirina o un sonnifero o un tranquillante prima di salire su un aereo, attività che ancora mi agita moltissimo'. È avverso ai farmaci? 'No, ho il terrore degli effetti collaterali. Quindi, per rispondere alla sua domanda sul Viagra, le dico che mi piacerebbe avere il coraggio di provarlo per sapere l'effetto che fa. La curiosità c'è, ma sono troppo fifone'. Questo è il quarto film che gira a Londra. 'Il prossimo mi piacerebbe girarlo a Roma, ci sto pensando seriamente'.

Tra Londra e l'imminente Roma, ha diretto a Parigi Midnight In Paris, che potrebbe aprire il prossimo Festival di Cannes. 'Rumors. La commissione non l'ha nemmeno ancora visto'. Si dice che Carla Bruni, che nel film ha una piccola parte, farà il tappeto rosso. Sarebbe l'evento mondano dell'anno. 'Rumors discendenti dai primi. E, già che ci sono, mi permette di precisare un po' di cose che sono state scritte sulla partecipazione di Carla Bruni al film?'. Prego. 'Grazie. Non è vero che ho fatto 37 ciak perché Carla non funzionava. Ne ho fatti meno della metà, il necessario per quel piccolo ruolo. Non è vero che il marito di Carla Bruni è venuto sul set e si è arrabbiato perché non gli è piaciuto quello che ha visto'. Si parlò di una scenata di gelosia perché l'avrebbe vista troppo in intimità con Owen Wilson, il protagonista maschile. 'Scemenze. Sarkozy è stato lì, mentre giravamo una scena, ed era entusiasta'. Hanno scritto anche che lei avrebbe tagliato alcune scene e le avrebbe sostituite con altre, con un'altra attrice. 'Falso anche questo. E comunque, ripeto, è un ruolo piccolissimo, è una guida turistica. L'ho scritto per Carla ma, se lei non avesse accettato per qualche ragione, lo avrei fatto fare a un'altra'. Sì, ma perché Carla Bruni? 'Perché un giorno ero a Parigi con mia moglie e, gentilmente, i Sarzoky ci invitarono per un breakfast. Una cosa molto informale, parlammo soprattutto di cinema. Io ho chiesto a Carla se avesse mai pensato di fare l'attrice. Lei ha detto di no e allora io le ho proposto di fare questa apparizione nel mio film e lei mi ha risposto che lo avrebbe fatto volentieri, perché le piaceva l'idea di un film da mostrare in futuro ai suoi nipotini. Tutto qui'.

Fonte: COMUNICATO STAMPA