Il trono di spade 8: da George R.R. Martin nuovi indizi sulla stagione finale

Il nuovo libro di George R.R. Martin è ambientato 3 secoli prima le vicende de Il trono di spade, ma fornisce importanti spunti di riflessione sulla stagione 8

É appena uscito l'ultimo libro di George R.R. Martin, papà de Il trono di spade, ed è già in testa alla classifica dei più venduti su Amazon, ma non è il libro che tutti i fan della sere tv aspettano da tempo. In compenso il nuovo volume, Fire & Blood, potrebbe contenere dettagli molto interessanti che aiutino a capire cosa potrebbe succedere nell'agognata stagione 8.

Il Trono di Spade: una foto dell'episodio Oltre la Barriera
Il Trono di Spade: una foto dell'episodio Oltre la Barriera

Fire & Blood racconta la storia della casata dei Targaryen, a cui come sappiamo appartengono sia Daenerys che Jon Snow, ed è ambientato circa 300 anni prima i fatti de le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Nel volume si parla diffusamente dei draghi e dei "poteri" dei Targaryen. Durante una recente intervista, George R.R. Martin ha voluto porre l'accento su due questioni in particolare: "I draghi sono una forza distruttiva, ormai l'ha capito anche Daenerys quando ha cercato di governare anche con il loro aiuto la città di Meeren. In guerra hanno un potenziale enorme, possono distruggere un intero esercito in un attimo, ma distruggono anche villagi". É indispensabile, dunque, che a guidarli ci sia una persona esperta ma soprattutto una persona di cui essi stessi si fidino: "Se leggerete Fire & Blood" suggerisce Martin "scoprirete che esiste un legame fortissimo tra loro e chi li guida. In un certo senso potremmo dire che sono i draghi stessi a scegliere, sono estremamente pignoli su chi può o non può condurli".

Il trono di spade: una scena di battaglia nel finale della settima stagione
Il trono di spade: una scena di battaglia nel finale della settima stagione

Questo potrebbe suggerire che non sarà molto facile neppure per il Re della Notte guidare in battaglia il drago che è riuscito a conquistare nella stagione 7? Chissà... La certezza, al momento, è che gli altri due draghi non morti hanno scelto i propri cavalieri: Daenrys (Emilia Clarke) e Jon Snow (Kit Harington), i due ultimi Targaryen.

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Il libro rivela anche che Aegon il Conquistatore, il primo re Targaryen, si è unito ai Sette Regni perchè aveva previsto che Westeros si sarebbe dovuta difendere dai White Walkers. Questo ci riporta alla leggenda della "Lunga Notte", 8.000 anni prima delle vicende de Il trono di spade, quando una terribile guerra ha fatto piombare il mondo in anni di ghiaccio e tenebre. Ora che l'inverno sta arrivando di nuovo, un'antica profezia aspetta il ritorno del Principe che fu promesso, l'Azor Ahai. Molti credono che possa trattarsi proprio di Jon Snow, e che lui possa sconfiggere gli Estranei e riunire i Sette Regni con l'aiuto di Daenerys. Secondo altri quell'Azor Ahai potrebbe essere proprio la madre dei draghi.

Cosa ne pensa Martin? Resta come al solito molto abbottonato ma fornisce un importante spunto di riflessione: "I Targaryen hanno alcuni poteri, come quello di vedere nel futuro, ma sono doni occasionali e mai veritieri. La cosa interessante è però pensare: questi due personaggi hanno dei "poteri" in comune"? Cosa succederebbe se li mettessero insieme?". Per riflettere sulle parole di Geroge R.R. Martin c'è tempo fino ad aprile 2019, quando arriverà finalmente su HBO la stagione 8 de Il Trono di Spade.