Il terzo film dei Ghostbusters resterà solo su carta?

Ad oltre dieci anni dal secondo film ed oltre quindici dal primo, pare che il destino del terzo capitolo della serie sia ormai segnato.

L'unico a crederci ancora, ormai, sembra essere Dan Aykroyd, autore della sceneggiatura che dal 1999 cerca la via dello schermo tra mille difficoltà. Lui ed Harold Ramis pensavano di poter portare il film nelle sale per l'estate del 2000, ma problemi di budget (i soli effetti speciali avrebbero richiesto tutto i soldi che la Columbia sarebbe stata disposta a spendere) e soprattutto di casting hanno ostacolato il progetto. E' infatti il rifiuto di Bill Murray ad aver raffreddato gli animi di tutti.
Dedicatosi di recente a film di natura diversa (come Lost in Translation - l'amore tradotto), Murray non si sentirebbe di vestire ancora i panni del dr Peter Venkman, a meno che il personaggio non morisse nei primi minuti del film e gli permettesse di essere presente nel corso della storia come fantasma.
Un'idea che Aykroyd ha rifiutato.

Il soggetto del terzo film avrebbe portato i Ghostbusters all'Inferno, un luogo molto simile a New York (si era pensato di chiamarlo Manhellton), in cui dalle auto immobili le persone urlano l'un l'altra ognuna in una lingua diversa. La moderna vita cittadina portata all'esasperazione. Per raggiungere l'Inferno, i Ghostbusters avrebbero potuto utilizzare un macchinario di loro invenzione che avrebbe permesso loro di andare fuori fase e vedere i fantasmi che si nascondono tra le maglie della realtà.
Aykroyd avrebbe voluto inserire anche un elemento che già gli sarebbe piaciuto dal primo film, cioè una rete di Ghostbusters in tutto il mondo. La diffusione globale degli Acchiappafantasmi avrebbe permesso di introdurre dei Ghostbusters Junior a cui poter passare il testimone per assicurare il prosieguo del franchise.

Per i nuovi Acchiappafantasmi si era pensato a personaggi più accattivanti o femminili, ma anche ad attori attivi nel campo della commedia, come Adam Sandler, Will Smith o Ben Stiller.
I diritti della serie sono in mano alla Columbia, ma Aykroyd e Ramis detengono quelli relativi ai personaggi, quindi senza l'accordo delle due parti il film non potrà essere fatto. E vista la chiusura dell'ufficio di produzione di Aykroyd presso la Columbia nel 2002, sembra che questo accordo sia difficile da raggiungere.