La star de Il Signore degli Anelli, Ian McKellen, ha ammesso che la lavorazione della trilogia è stata fastidiosa per via dei costanti cambiamenti nella sceneggiatura che hanno permesso di tenere il cast all'erta durante tutta la lavorazione.
Si torna a parlare de Il signore degli anelli e di Lo Hobbit in occasione dell'uscita delle due trilogie firmate da Peter Jackson, per la prima volta in 4K Ultra HD in versione cinematografica ed estesa. Il 2021 segnerà, inoltre, il ventennale de Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello, che ha dato il là alla saga, perciò si profila la possibilità di assistere a commemorazioni e celebrazioni del franchise ispirato a Tolkien.
In alcune interviste pubblicate da Empire magazine, il cast de Il signore degli anelli ha ricordato l'incredibile esperienza neozelandese sotto la regia di Peter Jackson. Su domanda di Elijah Wood, Sir Ian McKellen ha rievocato la fatica nel ruolo di Gandalf dovuta in gran parte alle continue modifiche alla sceneggiatura durante le riprese:
"Era fastidioso, vero? Soprattutto per un attore di teatro che ha trascorso una carriera onorando un testo, affinato e sistemato prima dell'inizio della produzione. Tuttavia, ci ha tenuti all'erta, ho sempre avuto il tascabile de Il Signore degli Anelli nascosto nella mia veste, a cui fare riferimento".
Il signore degli anelli: Peter Jackson commenta la sua scena preferita della trilogia
Ian McKellen e Orlando Bloom sono gli unici due attori ad avere ruoli di primo piano in entrambe le trilogie di Peter Jackson. Quanto a Elijah Wood, appare in Lo Hobbit in un breve cameo). Di fronte alla domanda su cosa gli è mancato de Il signore degli anelli durante le riprese di Lo Hobbit, Ian McKellen risponde:
"C'erano così tanti vecchi amici dietro la macchina da presa, ma mi mancava il vecchio team di attori. Lavorare con Martin Freeman e i nani è stata una gioia. Sono stato felice di potermi sbarazzare di quel vecchio bastone di Gandalf il Bianco. Gandalf il grigio è sempre stato il mio preferito."