Il mistero della casa del tempo strizza l'occhiolino a Ritorno al futuro. Qual è l'elemento che accomuna i due film? Entrambi i progetti sono stati prodotti da Amblin Entertainment e il film di Eli Roth contiene un esplicito riferimento a quello diretto da Robert Zemeckis.
All'inizio de Il mistero della casa del tempo, infatti, il giovane Lewis scende dal bus e incontra suo zio, Jonathan Barnavelt. I due passano davanti a un cinema che proietta Spaceman from Pluto. Oltre che di un film immaginario, si tratta anche del titolo di un fumetto che Marty McFly legge in Ritorno al futuro per provare a ispirare la versione adolescente di suo padre a scrivere romanzi sci-fi. Come se non bastasse, inoltre, il primo progetto di Eli Roth a non essere stato vietato ai minori di 18 anni è ambientato nel 1955, lo stesso anno in cui è ambientato anche la versione passata di Ritorno al futuro.
Meglio di qualsiasi altro anno, il 2018 sintetizza la personalità dell'autore che, più di tutti, si è avvicinato all'immaginario percorso da Sam Raimi nel corso della sua carriera. Dirigere un crudele revenge movie e un film per ragazzi durante lo stesso periodo dimostra la libertà anarchica di Eli Roth, un personaggio che non ha mai avuto paura dell'industria ma che l'ha sempre scolpita in modo tale che rispecchiasse la sua idea di cinema. Oltre ad aver diretto Il giustiziere della notte, nel 2018 Eli il regista ha portato in scena anche Il mistero della casa del tempo.
Figlio della fucina creativa che è Amblin Entertainment, Il mistero della casa del tempo sembra uscire da un mercatino dell'usato di una città di periferia e riesce a legarsi alla sanguinolenta storia europea, ai fantasmi dei conflitti mondiali e dei traumi dei sopravvissuti. Nella sua classicità di fondo, il film presenta tutti gli ingredienti delle migliori fiabe: un bimbo in fuga e il suo percorso di crescita, una magione piena di segreti in cui cercare di risolvere un enigma, il cattivo di turno che si è perso nella foresta nera della propria mente e due buoni amici che rendono più dolce convivere con il dolore.