Le comparse del film Il Gladiatore 2, secondo quanto riportato da Times of Malta, sarebbero state scannerizzate per poter sfruttare la loro immagine grazie all'intelligenza artificiale.
Alcune delle persone coinvolte hanno condiviso la propria esperienza, sottolineando le loro preoccupazioni e i dubbi.
Le testimonianze
Una comparsa che ha lavorato sul set del film Il Gladiatore 2 ha spiegato: "Non sembrava affatto potessimo rifiutarci". Un'altra persona coinvolta nelle riprese ha spiegato cosa trova sia preoccupante: "Se hanno il tuo volto, non hai idea se lo useranno in un trailer, un film o un video".
Un'altra fonte anonima ha ricordato: "Non hanno spiegato perché lo stavano facendo, abbiamo pensato ci stessero portando a girare un'altra scena". Un'altra delle comparse ha aggiunto: "Lo staff ci ha detto: 'Useremo queste immagini per riempire i vuoti nella folla'".
Un altro attore, dopo l'esperienza vissuta, ha ammesso: "Se ci sarà un'altra produzione a Malta e mi chiederanno di essere scannerizzato, dirò di no".
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Un mese fa, l'aspirante regista Matthew Maggi aveva chiesto in un gruppo Facebook se le comparse assunte dalla produzione fossero state scannerizzate. Il filmmaker aveva spiegato: "Malta è uno dei tanti esempi del fatto che Hollywood sta sfruttando le persone. Meno comparse vuol dire meno giorni di lavoro, scenografie più piccole, una troupe ridotta e meno lavoro per tutti. Lo fanno sembrare una parte del processo normale. Sta diventando parte del lavoro di un film, ma rendono difficile dire di no perché stanno normalizzando la situazione e facendoti sembrare una persona con cui è difficile lavorare se ti opponi".