Il diavolo veste Prada: Meryl Streep si è ispirata a... Clint Eastwood

Ne Il diavolo veste Prada Meryl Streep ha preso ispirazione da Clint Eastwood per un dettaglio particolare senza cui la sua Miranda Priestly non sarebbe mai stata così autorevole.

Poche cose potrebbero essere più stridenti dell'accoppiata Clint Eastwood e Il diavolo veste Prada, ma Meryl Streep è riuscita nella titanica impresa e il miracolo ha il nome di Miranda Priestly.

È stata la stessa attrice premio Oscar a spiegare di avere trovato un'inattesa ispirazione proprio in Clint Eastwood e il dettaglio "rubato" al cowboy dagli occhi di ghiaccio ha contribuito a rendere ancora più autorevole la sua diabolica direttrice.
Come ha raccontato Anne Hathaway a Variety durante un'intervista di un po' di tempo fa: "Tutti aspettavano una voce stridula, prepotente, che abbaia come un cane. Ma quando Meryl ha aperto la bocca e in pratica ha sussurrato, nella stanza si è levato un sussulto collettivo. Quella trovata è stata così inaspettata e brillante!".

Non solo Clint Eastwood: c'è stato anche un altro uomo che ha aiutato Meryl Streep a tratteggiare un altro aspetto fondamentale di Miranda Priestly ed è stato Mike Nichols, con cui la Streep ha lavorato in Silkwood, Affari di cuore e Angels in America. Appartengono a lui infatti "il ghigno divertito e l'ironia".

C'è però un'"invenzione" che appartiene solo a Meryl Streep e che è diventata immediatamente uno dei momenti più iconici de Il diavolo veste Prada: la famosa scena di quel maglione che "non è solo blu, non è turchese, non è lapislazzulo, è in realtà ceruleo".