Dopo un'attesa di otto anni, Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente ci riporta a Panem per seguire l'ascesa di un giovane Coriolanus Snow (Tom Blyth), futuro vendicativo presidente dell'America post-apocalittica. Ecco come si è espressa la critica nelle prime reazioni sul sequel che lodano le performance degli interpreti pur esprimendo dubbi sulla durata della pellicola.
Ambientato nel dopoguerra, circa un decennio dopo i primi Hunger Games, Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente si concentra sul declino della potente famiglia Snow. Con il suo sostentamento e la sua reputazione in gioco, Coriolanus Snow riceve il compito di fare da mentore a Lucy Gray Baird (Rachel Zegler), "tributo" del povero Distretto 12, lo stesso Distretto rappresentato da Katniss Everdeen. Snow dovrà affrontare una serie di sacrifici, sia emotivi che morali, sopravvivere in un mondo spietato dove anche le persone migliori possono spingersi troppo oltre nel tentativo di essere virtuose.
Perché Hunger Games è il miglior Young Adult del decennio
Le prime reazioni della critica
Perri Nemiroff di Collider ha amato il prequel definendolo eccellente, anche se trova la parte conclusiva "affrettata". Nel complesso parla di "nuova aggiunta solida come una roccia al franchise cinematografico".
Altri critici hanno puntato il dito sui cambiamenti rispetto al romanzo che potrebbero influenzare l'esperienza visiva, condividendo anche grandi elogi per il cast.
L'Hollywood Handle ha elogiato il film sostenendo che "arricchisce il franchise originale", lodando le performance di Zegler e Blyth, ma anche di Peter Dinklage e Viola Davis. Nel frattempo, Tessa Smith di Mama's Geeky ha scritto che "Tom Blyth fornisce la performance di una vita" e Daniel Howat di Next Best Picture la definisce "performance killer".
Eric Italiano di BroBible ha definito il film "troppo lungo" coi suoi 165 minuti, ma ne ha elogiato il ritmo insieme alla performance di Rachel Zegler.