Nuovo mese, nuovo catalogo: l'horror Hostel arriva in streaming su Netflix a partire da oggi! Il film è stato catalogato come torture porn poco dopo la sua uscita, diventando ufficialmente il 'capostipite' del nuovo sfrontatissimo genere.
Alla regia della pellicola Eli Roth, definito da Quentin Tarantino nel lontano 2004 "il futuro dell'horror", dopo aver visto la sua mano in Cabin Fever. La sua finora breve filmografia è ricca di titoli controversi, primo tra tutti ovviamente Hostel: il film datato 2005 è stato girato in Repubblica Ceca e racconta la storia di tre ragazzi, Paxton, Josh e Oli, che si ritrovano dopo varie peripezie a Bratislava, alla ricerca di ragazze bellissime e divertimento facile. Dopo una notte brava, una spassosa vacanza di trasforma in un sanguinoso incubo.
La pellicola che da oggi è disponibile su Netflix, alla sua uscita, ha generato polemiche di ogni tipo, a partire dal contenuto cruento, il presunto messaggio discutibile, una certa tendenza "maschilista" nella caratterizzazione dei personaggi e nella creazione delle scene di sesso. Il film creò anche un problema diplomatico con la Slovacchia: un membro del parlamento attaccò direttamente Roth per l'immagine del paese, ma Eli rispose che nonostante Non aprite quella porta, il Texas era ancora uno stato visitato dai turisti.
Hostel non è stato un capitolo unico, negli anni sono arrivati anche Hostel: Part II e Hostel: Part III, ma il gradimento di pubblico e critica è andato scemando, decretando la fine della saga splatter. Lo stesso Roth non ha avuto nulla a che fare con il terzo capitolo, ambientato durante un addio al celibato a Las Vegas. La locandina italiana del primo Hostel riportava la frase "Avvertenze: contenuti violenti, scene cruente, inquadrature brutali, la vera sfida è guardarlo fino in fondo"
Il film di Eli Roth è una delle tante novità in catalogo a marzo su Netflix che questo mese ha messo a disposizione degli utenti tante saghe memorabili e cult anni '80.