Gwyneth Paltrow: "Harvey Weinstein ha usato il mio nome per adescare altre donne"

Il produttore avrebbe raccontato di aver fatto sesso con lei per convincere altre donne a compiacerlo.

Sylvia: Gwyneth Paltrow in una scena del film
Sylvia: Gwyneth Paltrow in una scena del film

Gwyneth Paltrow torna a parlare pubblicamente del caso Harvey Weinstein. La diva ha accusato il produttore di aver usato il suo nome per convincere altre donne a fare sesso con lui.

Secondo la Paltrow Weinstein avrebbe raccontato di averla sedotta per convincere altre aspiranti attrici ad andare a letto con lui. "Non è la prima persona che mente sull'essere andato a letto con qualcuno" ha spiegato l'attrice "ma ha usato la bugia come un arma d'assalto."

Di recente Gwyneth Paltrow sarebbe entrata in contatto con altre vittime delle molestie del mogul di Hollwyood e avrebbe appreso le bugie sul suo conto diffuse dal produttore in una serie di devastanti telefonate.

A quanto pare nel 2000 Weinstein avrebbe detto a una giovane attrice che fare sesso con lui era la cosa migliore che potesse fare per la sua carriera, menzionando i risultati ottenuti da Gwyneth Paltrow e altre attrici come esempio della sua influenza. Un'altra donna ha riferito di aver visto una foto dell'attrice nella stanza dove Weinstein l'avrebbe molestata quando l'attrice, che aveva 22 anni, lavorava a Emma.

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Il produttore le avrebbe messo le mani sulle spalle suggerendo di trasferirsi in camera da letto per un massaggio. "Ero una ragazzina, ero stata appena assunta, ero pietrificata" ha raccontato la Paltrow, aggiungendo di aver subito riferito l'accaduto all'allora fidanzato Brad Pitt che ha affrontato il produttore. Successivamente Weinstein ha chiesto all'attrice di non raccontare a nessuno quanto accaduto.

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