Gundam, un politico giapponese fa il cosplay del villain della serie: viene accusato anche da Bandai

Il politico giapponese Taro Yamamoto scatena un putiferio travestendosi da Char Aznable di Gundam per sostenere una candidata, suscitando critiche da fan, casa produttrice e addetti ai lavori.

Una foto con il Gundam Unicorn

Nel panorama politico giapponese, la cultura pop si intreccia spesso con la comunicazione pubblica in modi sorprendenti e a volte controversi. L'ultimo caso riguarda Taro Yamamoto, che ha scelto un cosplay di Gundam per promuovere una candidata, scatenando un acceso dibattito tra fan, casa produttrice e osservatori sull'uso eccessivo e discutibile di un'icona anime in politica.

Il cosplay che fa discutere: Yamamoto tra politica e fandom

Il leader del partito Reiwa Shinsengumi, Taro Yamamoto, ha suscitato scalpore indossando i panni di Char Aznable, uno dei villain più emblematici e controversi della saga Gundam.

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Nel video pubblicato su X (ex Twitter), Yamamoto appare davanti alla statua a grandezza naturale dell'Unicorn Gundam a Tokyo, con la classica uniforme rossa, parrucca bionda e occhiali da sole, assumendo l'alias di Quattro Bajeena da Zeta Gundam. Al suo fianco, introduce Maya Okamoto, storica doppiatrice della serie e sua candidata alle prossime elezioni della Camera dei Consiglieri. Alla domanda sul perché del travestimento, Yamamoto risponde lapidario: "Niente in particolare. Sono sempre così," senza aggiungere altro, lasciando aperte molte interpretazioni.

La trovata politica non ha però convinto i fan, che hanno contestato l'uso non autorizzato dell'immagine di Gundam a scopi elettorali. Persino la casa produttrice Bandai Namco Filmworks ha preso le distanze, ribadendo che "Questo utilizzo non è stato approvato da BANDAI NAMCO Film Works Inc. (SUNRISE studios), e la nostra azienda non supporta alcun candidato specifico."

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La contraddizione più evidente per gli appassionati risiede nel fatto che Char Aznable è un personaggio noto per i suoi piani malvagi, come tentare di abbattere un asteroide sulla Terra, un messaggio lontano anni luce dal buon governo. Minoru Ogino, membro del consiglio comunale di Ota e difensore della libertà di espressione nell'ambito anime e manga, ha definito l'episodio come un "comportamento da pagliaccio".

Dietro il cosplay: attivismo e politica culturale

Il video ha lo scopo di supportare Maya Okamoto, che ha dato la voce a personaggi come Emma Sheen in Mobile Suit Zeta Gundam. La sua carriera politica nasce dall'impegno contro il sistema fiscale delle fatture elettroniche, ritenuto dannoso per freelance e piccole imprese, soprattutto nei settori culturali e dell'intrattenimento. Dal 2022 Okamoto è co-rappresentante di "VOICTION", associazione contraria a questa normativa. Nonostante il suo passato come veterana doppiatrice, molti fan hanno ritenuto che avrebbe dovuto prendere le distanze dal video.

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Nel filmato, Okamoto spiega la sua motivazione politica: "Credo che elementi come la cultura pop e l'anime possano raggiungere fasce di pubblico politicamente apatiche," aggiungendo il desiderio di farsi portavoce delle categorie colpite dal sistema fiscale e di tutelare le industrie culturali del Giappone. Yamamoto loda la sua candidatura come quella di una "specie rara", non mossa da ambizioni personali ma dal desiderio di "proteggere la cultura pop giapponese," esortando gli elettori a sostenerla.

Non è la prima volta che un politico nipponico diventa protagonista di un cosplay anime: nel 2024, il premier Shigeru Ishiba aveva fatto parlare di sé travestendosi da Majin Buu di Dragon Ball Z, confermando la forte connessione tra politica e universo otaku, con Ishiba che, curiosamente, è anche un fan della saga Gundam.