Il nuovo film live-action dedicato a Mobile Suit Gundam accelera: secondo un report recente, Noah Centineo, ex volto del DC Universe, sarebbe in trattativa come protagonista accanto a Sydney Sweeney, star invece di Madame Web, tratto da un fumetto Marvel.
Un eroe dal DC Universe ai Mobile Suit
Il nuovo adattamento live-action di Mobile Suit Gundam avanza dopo anni di sviluppo, e lo fa con un volto riconoscibilissimo: The Hollywood Reporter rivela che Noah Centineo - già nel cinecomic Black Adam e nel più recente Street Fighter - è in trattativa per entrare nel cast principale. Una scelta che conferma la volontà di Legendary Pictures e Bandai Namco Filmworks America di puntare su nomi di richiamo, soprattutto dopo il precedente coinvolgimento di Sydney Sweeney, notizia trapelata nei mesi scorsi.
I dettagli sui ruoli sono ancora avvolti nel riserbo: né la timeline della storia scelta né l'ambientazione sono state rivelate. È un'incertezza inevitabile, considerando che l'universo Gundam abbraccia oltre cinque decenni, con linee temporali parallele, reset creativi e protagonisti sempre rinnovati.
Resta quindi aperta ogni ipotesi - dal ritorno all'Universal Century, con Char e Amuro come figure centrali, a una linea narrativa completamente originale. L'unica certezza è l'impronta artistica: Jim Mickle, creatore di Sweet Tooth per Netflix, firma la sceneggiatura e dirige il film, producendo insieme alla sua partner Linda Moran per Nightshade.
Un franchise "perfetto" per il cinema live-action
Se molte trasposizioni anime sembrano sfidare il cinema più che adattarvisi, Gundam appare per natura predisposto al linguaggio live-action: guerre tra fazioni, maturazione dei personaggi attraverso il conflitto, e soprattutto macchine antropomorfe gigantesche che non sono mai solo armi, ma simboli. È su questo equilibrio tematico che la produzione si gioca la fiducia dei fan: l'essenza pacifista e bellica del franchise non può essere compressa in un generico blockbuster di fantascienza.
L'ostacolo principale è tecnico, non narrativo. Le prime reazioni online lo ribadiscono: il successo del film dipenderà tutto da come i Gundam si muoveranno sullo schermo. L'immaginario del franchise vive sulla fisicità meccanica, sull'inerzia dei colossi metallici, non sull'agilità artificiale tipica della CGI più recente. Senza credibilità visiva - senza "peso" - tutto il resto crolla. Ed è proprio questo che rende il progetto tanto rischioso quanto affascinante.
Non è ancora stato annunciato un periodo di uscita, ma l'accelerazione del casting indica che la produzione entra in una fase concreta. E mentre la regia di Mickle e la presenza congiunta di Bandai Namco Filmworks America e Legendary suggeriscono protezione dell'identità anime, la scelta della star - un eroe del cinema mainstream che arriva da DC - proietta Gundam verso l'audience globale, forse intenzionata a scoprire che anche dietro l'armatura di un robot può esistere una storia profondamente umana.