Nel corso delle varie interviste concesse alla stampa per la promozione di Guardiani della Galassia Vol.3, James Gunn ha svelato diverse curiosità riguardanti il franchise, come ad esempio l'intenzione di uccidere il personaggio di Gamora ben prima che questi incontrasse il suo destino in Avengers: Infinity War.
In un'intervista concessa a ComicBook, il regista ha rivelato che Gamora ha quasi incontrato il suo triste destino in Guardiani della Galassia Vol. 2, ma quei piani sono stati successivamente abbandonati.
Gunn ha spiegato che sapeva che il tempo a disposizione di Zoe Saldana per interpretare Gamora era limitato e che quindi aveva intenzione di far morire Gamora.
"Queste cose cambiano sempre e non si sa mai. Ma Gamora è quasi morta nel 'Vol. 2'. Sapevo fin dall'inizio che Zoe voleva interpretare il personaggio solo per un certo numero di anni, e lei è stata molto onesta nel dire di aver finito [dopo 'Guardiani della Galassia Vol. 3']. E quindi l'avrei fatta morire".
Prima di decidere che la morte di Yondu sarebbe stata un catalizzatore per lo sviluppo del personaggio di Peter Quill nel sequel, Gunn pensava dovesse essere Gamora a sacrificarsi: "Pensavo che sarebbe stata lei a sacrificarsi, e che Quill avrebbe imparato a conoscere se stesso al contrario di Yondu nel secondo film, e mi sono ricreduto".
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Gunn ha proseguito: "Kevin [Feige] e Lou [D'Esposito] mi hanno convinto a non farlo, e comunque non funzionava così bene. Non mi sembrava la scelta giusta, mi sembrava molto più giusto andare nella direzione in cui siamo andati in quel film. Credo che in quel momento avessi paura di uccidere Michael Rooker perché è mio amico".