James Gunn inizialmente non ne voleva sapere di scritturare Chris Pratt per il ruolo di Star-Lord in Guardiani della Galassia, e lo stesso Pratt aveva delle riserve prima del provino. Questo perché l'attore all'epoca era noto per la sua corporatura non propriamente da supereroe, e proprio in quel periodo era ingrassato più del solito per un'altra parte, al punto che Pratt ha ammesso in sede di intervista di aver pensato che forse Star-Lord aveva un amico grasso per cui lo volevano vedere.
Gunn, dal canto suo, reagì con scetticismo alla proposta della direttrice del casting, Sarah Halley Finn, perché per lui, come per molti statunitensi, Chris Pratt era soprattutto "il ciccione di Parks and Recreation", e l'attore era ancora in sovrappeso quando si presentò al provino. Eppure, la sua performance riuscì a convincere il cineasta, che ha successivamente dichiarato: "Nel giro di trenta secondi avevo capito che era perfetto per il ruolo." Pratt, che aveva messo su muscoli per altre parti in passato, promise poi di riuscire a essere in forma per l'inizio delle riprese, e perse addirittura chili in più rispetto a quelli previsti. La questione del suo peso divenne poi un inside joke in Avengers: Infinity War, quando Rocket schernisce Star-Lord con il commento "Sei a un panino dall'essere considerato grasso".
Guardiani della Galassia 2, Chris Pratt: "Vorrei essere onesto come Drax, ma sono troppo gentile"
Per James Gunn l'incontro con Pratt fu un trionfo dopo mesi di provini andati male per la parte di Star-Lord, uno dei ruoli più cruciali in Guardiani della Galassia (come hanno commentato all'epoca i diretti interessati, il personaggio doveva essere in grado di competere con Tony Stark a livello di carisma). Tra gli attori considerati ci furono anche Lee Pace, a cui fu assegnato il villain Ronan, e Michael Rosenbaum, amico di Gunn che è poi apparso in un cameo nel sequel, come membro del team messo su da Stakar Ogord in uno dei post-credits (con possibilità di avere una presenza maggiore in film futuri).