Katherine Heigl ha denunciato la pioggia di critiche ricevuta dopo aver parlato con sincerità della sua esperienza in Grey's Anatomy. Durante una conversazione con la sua ex costar Ellen Pompeo per la serie "Actors on Actors" di Variety, l'attrice 44enne ha affermato di essere stata "così ingenua" quando si è trattato di commentare la sua esperienza nella serie di Shonda Rhimes.
Dopo la sua vittoria agli Emmy nel 2007 per il ruolo della dottoressa Izzie Stevens di Grey's Anatomy, Katherine Heigl ha ritirato la sua candidatura per una nomination l'anno successivo spiegando che "non pensava che le fosse stato dato sufficiente materiale per giustificare una candidatura come miglior attrice". Quell'incidente, unito alle lamentele espresse pubblicamente dall'attrice, le ha fatto guadagnare la temuta etichetta di "difficile".
"Mi sono sentita libera di salire sul pulpito per dire delle cose che sentivo dentro di me. Non mi sarei mai immaginata la reazione che ne sarebbe seguita" ha confessato l'attrice. "Mi sentivo giustificata da quello che stavo provando e da dove venivo. Ho passato la maggior parte della mia vita - penso che la maggior parte delle donne lo faccia - in quella modalità in cui devi risultare piacevole alle persone e sentire di aver scontentato tutti è stato sconcertante. Non era mia intenzione farlo, ma avevo alcune cose da dire e non pensavo che avrei avuto una reazione così forte".
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Libera di criticare
Katherine Heigl ha ammesso che il successo di Grey's Anatomy le ha dato "un falso senso di fiducia":
"Era radicato in qualcosa che non poteva durare per me. Quindi ho iniziato a parlare perché avevo molto da dire, e c'erano alcuni limiti che non mi andava di superare. Non sapevo come combatterlo".
L'attrice ha lasciato Grey's Anatomy nel 2010, ma ci ha messo molti anni a lasciarsi alle spalle le critiche ricevute:
"Avevo circa 20 anni. Mi ce ne sono voluti altri 15 anni per riuscire a eliminare tutto il rumore e chiedermi, 'Chi sei?" Sei questa persona cattiva? Sei ingrata? Sei poco professionale? Sei difficile?'? Perché ero confusa! Ho pensato che forse lo ero. Ho letteralmente creduto a quella versione, e ho provato una tale vergogna per così tanto tempo, ma poi mi sono detta 'Aspetta'. Chi sto ascoltando? Non sto ascoltando me stessa. So chi sono.'"