A quanto pare Glass non sarebbe la reunion di supereroi che tutti speravano. Le prime recensioni americane del film di M. Night Shyamalan sono approdate in rete e non sono buone.
Glass conclude la trilogia inaugurata da Unbreakable - Il predestinato nel 2000 e proseguita con Split. Il film, che arriverà nelle sale italiane il 17 gennaio e di cui abbiamo parlato in anteprima nella nostra recensione di Glass, riunisce il perfito manipolatore Mr. Glass (Samuel L. Jackson) e l'indistruttibile eroe David Dunn (Bruce Willis), aggiungendo al mix le multiple personalità di Kevin Wendell Crumb (James McAvoy). Ma la ricetta non ha dato i frutti sperati, lasciando la critica insoddisfatta. Per adesso Glass su Rotten Tomatoes ha una media molto bassa, solo il 38%.
Chris Nashawaty di Entertainment Weekly sostiene che la prima visione dei tre personaggi nella stessa stanza è "eccitante. Ma Shyamalan non sembra sapere cosa farne di questa densa mitologia una volta che ha impostato l'incontro. Invece di avere il conforto dei due film precedenti da unire per creare qualcosa di più ricco e profondo, rapidamente si comincia a percepire la sottrazione attraverso l'aggiunta."
David Ehrlich di IndieWire chiama in causa personalmente M. Night Shyamalan definendo Glass "la più grande delusione della sua carriera. E' un film tanto arguto nel suo concept quando privo di gioia nell'esecuzione."
Non va per il sottile neppure Angie Han di Mashable che descrive così la sua esperienza della visione: "Guardare Glass è come andare al cinema con un amico che non può fare a meno di farti banali osservazioni all'orecchio per tutto il tempo, e poi mostrarsi soddisfatto di averti rovinato il film."
Ecco il giudizio di Owen Gleiberman di Variety: "Il film, per quanto sia godibile, è comunque una delusione perché amplia le idee di Unbreakable perdendo la dimensione di scoperta mistica che rese quel film indimenticabile. Glass è un sequel che sembra più diligente che necessario. Trasforma la poesia pop del primo film in prosa esplicita da blockbuster."
Scott Mendelson di Forbes è severo nel definire Glass "una sconvolgente delusione e un errore artistico monumentale che segue uno dei miei film preferiti."
Più morbido, Vinnie Mancuso di Collider sostiene che il film è "uno spettacolo, ma in modo atipico. Non ci sono dei che scendono dal cielo, ci sono dei che faticano in Terra. Pensate a The Flash bloccato nel traffico o a The Hulk che compila un W-2."
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