Gigi Proietti è ricoverato in gravi condizioni

Gigi Proietti è ricoverato in gravi condizioni in una clinica di Roma, per problemi cardiaci: domani l'attore romano compie 80 anni.

Gigi Proietti è ricoverato in una clinica di Roma in gravi condizioni: lo riferisce il quotidiano Il Tempo, specificando che non si tratterebbe di Covid-19, ma di problemi cardiaci, di cui ha sofferto già in passato.

Gigi Proietti compie 80 anni domani e già dieci anni fa fu ricoverato a causa di una forte tachicardia all'Ospedale San Pietro. Dopo qualche giorno di degenza però, l'attore era tornato al lavoro.

Gigi Proietti in sala di doppiaggio del film Un'estate al mare
Gigi Proietti in sala di doppiaggio del film Un'estate al mare

Attivo fin da giovanissimo in campo cinematografico (la prima comparsata risale a Il nostro campione, del 1955, e all'epoca Proietti aveva solo 15 anni), è tuttavia il teatro a formare come attore Gigi Proietti, nonostante, come lui stesso ha più volte dichiarato, non sia stato subito amore tra lui e le tavole del palcoscenico. Eppure, proprio per il teatro, deciderà di lasciare la facoltà di Giurisprudenza a pochi esami dalla laurea, venendo ampiamente ripagato quando, nel 1970, ottiene uno dei più grandi successi della sua lunga carriera, quasi per caso. Viene chiamato a interpretare il ruolo di Ademar nella commedia musicale Alleluja brava gente: il compito che lo aspetta è gravoso - sostituire Domenico Modugno - ma per pubblico e critica è un trionfo.

Tra i ruoli che l'hanno reso uno dei volti più amati dagli italiani, a cominciare da quello di Bruno Fioretti, meglio conosciuto come Mandrake, il personaggio che ha interpretato nel 1976 in Febbre da cavallo di Steno, film che è diventato un cult grazie al successo ottenuto con i successivi passaggi televisivi. In TV ha condotto Fantastico 4 ma è stato anche protagonista de Il Maresciallo Rocca, la fiction RAI che l'ha consacrato come uno degli attori preferiti dal pubblico.

La scorsa primavera Gigi Proietti aveva lanciato un appello agli anziani perché rispettassero i protocolli di sicurezza nella lotta al Coronavirus.