I Fiori d'acciaio ai quali si riferisce il titolo del film sono le protagoniste femminili che non si spezzano davanti alle avversità. La metafora si adatta anche alle attrici protagoniste della pellicola che non si sono piegate alle vessazioni del regista Herbert Ross: anzi quando ne hanno avuto la possibilità lo hanno "asfaltato" come fece Dolly Parton.
Fiori d'acciaio è il film che permise a Julia Roberts di vincere il Golden Globe come miglior attrice non protagonista ma durante le riprese il rapporto tra le attrici ed il regista non fu facile. Due delle protagoniste, Sally Field e Shirley MacLaine, hanno raccontato in un'intervista che è stato molto difficile lavorare con Herbert Ross. Il regista spesso inveiva contro le sue attrici dicendo che non sapevano recitare e una volta pese di mira Julia Roberts facendola scoppiare in lacrime.
Ma come i personaggi che stavano interpretando, anche le attrici protagoniste di Fiori d'acciaio avevano una forte personalità e Herbert Ross ne ebbe la dimostrazione durante un confronto sul set. Dopo una scena venuta male il regista newyorchese rimproverò Dolly Parton chiedendole se sapesse recitare, ma l'attrice e cantante non si scompose e gli rispose: "No, ma il tuo lavoro è far sembrare che ne sia capace".
Fiori d'acciaio si basa sulla tragica esperienza dello sceneggiatore Robert Harling che nel 1985 persa la sorella Susan per una forma di diabete molto grave. Robert scrisse un breve racconto destinato al nipote per aiutarlo a ricordare la mamma. Il testo divenne un'opera teatrale e fu adattata per il grande schermo nel 1989.