Adam Driver è stato protagonista involontario di numerosi titoli di giornale lo scorso weekend quando, ospite del Camerimage Film Festival in Polonia, ha zittito uno spettatore con un insulto non tanto leggero.
In seguito alla proiezione del film, durante la conferenza stampa, un membro del pubblico ha chiesto all'attore un parere sulla scena dell'incidente descrivendola come "scadente". La risposta dell'attore? Una sola parola: "Vaffanculo. Prossima domanda?"
Ferrari, Michael Mann e Adam Driver: "La storia di Enzo Ferrari? Puro melodramma"
Ferrari, un produttore del film risponde a Pierfrancesco Favino: "In Italia non abbiamo uno star system"
Andrea Iervolino, CEO di ILBE e produttore di Ferrari, ha deciso di dire la sua a proposito di quanto affermato alcuni mesi fa da Pierfrancesco Favino in occasione dell'80esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, in relazione alla scelta di far interpretare ad attori stranieri ruoli di icone italiane.
"Caro Favino, negli ultimi trent'anni, il cinema italiano non ha creato uno star system riconoscibile nel mondo, nonostante siano presenti sul panorama italiano moltissimi attori di eccellente professionalità, restando chiuso a collaborazioni internazionali che in un mondo globale ritengo al contrario utili alla crescita del settore", ha spiegato Iervolino. "Gli altri Paesi non americani hanno avuto invece un approccio diverso e forse vincente dando vita e luce a: Banderas, Bardem, Cruz, Cassel, Cotillard, Kinnam, Mikkelsn, Schoenaerts, Kruger che sono oggi nomi internazionalmente riconosciuti con un notevole e comunque discreto valore."
"In Italia al contrario, proprio per valorizzare e lanciare talent italiani, bisogna fare film internazionali, inserendo nel cast un mix di attori stranieri e nostrani. Solo così i talenti italiani, che sono tantissimi e non tutti ancora scoperti, possono iniziare ad avere visibilità a livello mondiale per poi essere protagonisti dì film che potrebbero costare intorno ai 100 milioni di dollari come Ferrari."