Fallout, in uscita su Prime Video questa settimana, è solo l'ultimo adattamento da un videogame a vedere la luce in quest'ultimo periodo e Jonathan Nolan ha spiegato in che modo il successo di The Last of Us ha favorito il suo arrivo.
In un'intervista con l'Hollywood Reporter, Nolan ha parlato dello sviluppo di Fallout, delle sue sfide e delle sue influenze. Tuttavia, questo non è il suo primo progetto fantascientifico. Nolan, fratello del regista di Inception e Oppenheimer Christopher Nolan, è stato in precedenza co-showrunner di Westworld. La serie è stata innovativa per la fantascienza e per la televisione in generale, ma è stata bruscamente cancellata dopo la quarta stagione. È stato anche co-autore insieme a Lisa Joy, della serie fantascientifica di Amazon Inverso - The Peripheral, durata una sola stagione.
I meriti di The Last of Us
Tuttavia, Fallout deve ringraziare una serie in particolare per il suo arrivo: The Last of Us della HBO. Con Pedro Pascal nel ruolo di Joel e Bella Ramsey in quello di Ellie, la serie è stata adattata dal franchise di videogiochi post-apocalittici di grande successo. Quando gli è stato chiesto se fosse deluso dal fatto che The Last of Us lo avesse, per così dire, battuto sul tempo, Nolan ha risposto in modo interessante.
"Sono stato felicissimo. Quando io e Todd [Howard, sviluppatore del gioco] siamo andati per la prima volta a pranzo insieme, il livello non solo non era alto, ma era inesistente, soprattutto nel settore televisivo", ha spiegato. "C'erano persone che adattavano un gioco in prima persona e [uno studio diceva:] 'Quindi la serie avrà un punto di vista in prima persona'. No, questo è un tic grammaticale del gioco, non è così che lo si adatta. È sempre bello essere il primo. Ma quando qualcuno fa qualcosa di buono come The Last of Us, diventa più facile, perché improvvisamente tutti capiscono cosa è possibile fare".
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Fallout cercherà di rimanere il più possibile fedele ai giochi su cui è basato. Il franchise di Fallout è noto da tempo non solo per il suo gameplay entusiasmante, ma anche per i suoi personaggi e le sue trame complesse e ben congegnate. "Sapevamo che il tono della serie avrebbe dovuto essere proprio come quello del gioco: un ibrido tra oscurità, mitologia e violenza, ma anche di divertimento, satira e, a volte, quasi comicità", ha concluso Nolan.