Quindici anni dopo l'uscita nei cinema di Donnie Darko il regista Richard Kelly ha rivelato come Francis Ford Coppola ha contribuito a plasmare il film divenuto, nel corso degli anni, un vero e proprio cult. Jason Schwartzman, che originariamente era stato scelto per interpretare il protagonista della pellicola, organizzò l'incontro tra Kelly, che all'epoca aveva appena 24 anni, e il famoso regista, suo zio.
"Non so come è successo, ma sono riuscito ad incontrarlo, è stato un fantastico meeting di un'ora, ero solo con lui. Ha parlato a lungo, ha esposto la sua personale visione della sceneggiatura e ha fatto una marea di domande su molte tematiche, è stato semplicemente fantastico", ha rivelato Kelly durante un'intervista dell'Hollywood Reporter.
"Aveva fatto uno schema per i dialoghi, stava cercando di farmi estrarre tutte le tematiche presenti nel copione al fine di usare il significato complessivo del pezzo: è stato solo uno di quegli incontri irripetibili". ha concluso Richard. Il regista di "Padrino" ha persino proposto che Kelly e gli attori coinvolti nel progetto, inclusa Drew Barrymore, visitassero la sua vigna nel nord della California.
Durante il loro incontro, Coppola ha cerchiato una delle battute della Barrymore sulla sceneggiatura, quella che diceva: "I bambini devono capire tutto di questi tempi, perché i genitori non ne hanno la più pallida idea". Kelly ha detto che Coppola ha fatto scivolare il copione verso di lui e gli ha detto: "Quella battuta, è di quello che parla l'intero film, è tutto lì".
"Penso che mi stesse guardando come se fossi un rampollo all'inizio della mia carriera, e probabilmente ha visto il potenziale e voleva assicurarsi che non lo rovinassi", ha concluso Kelly, "Penso che volesse farmi capire che avevo tutta la mia carriera davanti a me e che c'era qualcosa nella sceneggiatura che parlava della nuova generazione".