Dopo la morte improvvisa di Diego Armando Maradona, un fulmine a ciel sereno nel mondo dello sport e non solo, non poteva mancare la reazione di Paolo Sorrentino. Il regista napoletano, tra l'altro, ha da poco concluso le riprese del suo nuovo lavoro, È stata la mano di Dio, ispirato all'influenza avuta dal Pibe de Oro sulla sua vita.
La notizia della morte di Diego Armando Maradona è arrivata ieri, nel tardo pomeriggio. La scomparsa del leggendario campione argentino ha suscitato reazioni nel mondo dello sport, cinema, musica, spettacolo e tra i numerosissimi fan partenopei, scesi in piazza per omaggiare il calciatore.
Toccanti le parole rilasciare da Paolo Sorrentino all'Ansa per ricordare il Pibe de Oro: "Maradona non è morto. È solo andato a giocare in trasferta".
Diego Armando Maradona, più grande del cinema e oltre il calcio
Girato in parte a Napoli e in parte in Sicilia, sull'Isola di Stromboli, È stata la mano di Dio segna una nuova collaborazione tra Paolo Sorrentino e Toni Servillo.
Sebbene i dettagli della storia al momento non sono ancora noti, il titolo del film prodotto da Netflix si riferisce chiaramente all'appellativo del campione di calcio argentino Diego Armando Maradona, titolo ottenuto per via di un gol segnato nel 1986, durante un quarto di finale della Coppa del Mondo tra Inghilterra e Argentina.
Ma il film non parla di Maradona, anche se è risaputo che sia stata una figura molto significativa per Sorrentino. In un'intervista con Variety nel 2015, il regista ha detto, in merito all'icona del calcio: "A parte tutte le cose che ho detto prima su Maradona, mi ha involontariamente salvato la vita. Ho perso i miei genitori quando avevo 16 anni, a causa di un incidente con l'impianto di riscaldamento, in una casa di montagna dove andavo sempre con loro. Quel fine settimana non sono andato perché volevo andare a vedere Maradona e il Napoli giocare una partita a Empoli. E questo mi ha salvato".
Netflix dovrebbe far uscire La Mano di Dio il prossimo anno.