Diego Armando Maradona, più grande del cinema e oltre il calcio

Il nostro saluto a Diego Armando Maradona, che ci ha lasciati a 60 anni dopo una vita di successi e drammi già più volte affrontata dal cinema.

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Diego Maradona: Maradona in un'immagine del documentario

Scrivere di Diego Armando Maradona da napoletano, e da napoletano che ha vissuto in prima persona i suoi anni partenopei, è allo stesso tempo facile, di una semplicità disarmante, e impossibile. I ricordi si affollano, le immagini scorrono veloci, le parole si intrecciano e confondono. E' tutto lì, davanti ai nostri occhi, ma non riusciamo a pescare quello che è necessario e ha senso dire. Allora partiamo dalla fine, da questa drammatica e dolorosa notizia che ci è crollata addosso all'improvviso, mentre un altro napoletano e tifoso come noi era in diretta sul nostro canale twitch, mentre si sceglieva cosa guardare dal Torino Film Festival in corso: Diego Armando Maradona è morto. Ci aveva fatti preoccupare poco meno di un mese fa, nel giorno del suo sessantesimo compleanno, ma questa volta è vero. Il campione argentino ci lascia dopo una vita di successi e drammi, glorificata e tormentata, che sarebbe da prendere e raccontare subito al cinema... se non fosse già stato fatto più di una volta.

Il film di una vita

Diego Armando Maradona e il regista Emir Kusturica in una sequenza del documentario Maradona by Kusturica
Diego Armando Maradona e il regista Emir Kusturica in una sequenza del documentario Maradona by Kusturica

Perché Diego Armando Maradona è un eroe tragico ed è ovvio che il mondo dello spettacolo abbia attinto più volte alle sue gesta. Ci avevano pensato in Argentina già nel 2005; avevano ripreso l'argomento Marco Risi ed Emir Kusturica poco dopo, nel 2007 e 2008; era tornato sulle luci e ombre del mito Asif Kapadia non più tardi di un anno fa con un documentario presentato a Cannes. Nessuno era riuscito a rendere la potenza cinematografica che è già lì, pronta per essere raccontata, nell'esistenza travagliata del ragazzo partito dalla povertà di Villa Fiorito per arrivare sul tetto del mondo.

Cannes 2008: il mini-show del Pibe de Oro durante la presentazione di Maradona by Kusturica
Cannes 2008: il mini-show del Pibe de Oro durante la presentazione di Maradona by Kusturica

Chissà se potrà riuscirci la serie Amazon che sta ultimando la lavorazione, girata tra più paesi e continenti, coinvolgendo diversi cineasti e con un respiro narrativo più ampio che potrebbe consentire di cogliere tutte le sfumature di un personaggio così complesso. Potrebbe, ma non è solo lo spazio il limite di quanto visto fin qui, è lo sguardo: raccontare Maradona vuol dire capirlo in ogni sua aspetto e ogni sua contraddizione. Forse è per questo che confidiamo molto anche nell'altro progetto in lavorazione, quello di Paolo Sorrentino per Netflix, perché nelle mani di un autore che ha dimostrato grande affinità con Napoli e il Napoli.

Maradona e Napoli

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Diego Maradona: un primo piano di Diego Maradona nel documentario

La storia di Maradona, nel bene e purtroppo nel male, passa per Napoli. Lì si trova il crocevia di tutti i Maradona possibili, lì si incontrano lo sportivo e l'uomo, il calciatore inarrivabile e l'uomo fallace. A Napoli Maradona non è solo il campione che porta la squadra dove mai è riuscita ad andare prima, è il rivoluzionario che guida un popolo, è l'eroe che sfida i potenti e protegge gli oppressi. Difficile dire quanto consapevolmente, ma Diego a Napoli ha fatto qualcosa che pochi altri nelle sue condizioni hanno fatto: ha scelto da che parte stare, ha sposato la causa dei Napoletani per diventare simbolo di rivalsa. Ha smesso di essere un calciatore ed è diventato un mito.

Oltre il mito

Maradonapoli: Maradona durante una partita disputata con la maglia del Napoli
Maradonapoli: Maradona durante una partita disputata con la maglia del Napoli

Sbaglia chi critica lo sportivo in Maradona per i suoi difetti e le sue debolezze. Sbaglia in primo luogo a considerarlo alla stregua di uno sportivo, perché quello che faceva Maradona su un campo di calcio è più assimilabile al lavoro di un artista. Fidatevi di chi c'era, di chi era lì e non ha visto solo le highlights che tutti conoscono: tutto ciò che Diego Armando Maradona faceva in campo era unico e inimitabile. Non c'era passo, scatto o tocco di palla che fosse banale o prevedibile, ma opera di una mente che percepiva il terreno di gioco e ciò che vi accadeva in modo diverso da chiunque altro al mondo. Prima e dopo di lui.

Maradonapoli: Diego Armando Maradona in un'immagine di quando giocava nel Napoli
Maradonapoli: Diego Armando Maradona in un'immagine di quando giocava nel Napoli

Il mondo del calcio ha visto e vivrà un'infinità di campioni, da Pelè a Messi, da Cristiano Ronaldo a Cruiff o Van Basten a quelli che verranno nel futuro. Ma nessuno è paragonabile a Maradona. Non perché fosse superiore, ma perché diverso e unico: nella storia del calcio, nessuno ha interpretato questo gioco con lo stesso spirito anarchico e geniale. E nessuno lo farà mai.