Dan Aykroyd ne ha di cose da raccontare sul collega e amico John Belushi, e ciò che accadeva sul set di The Blues Brothers. E purtroppo, anche sullo smodato uso di droga da parte di cast e crew.
Sono passati 40 anni da quei giorni sul set di The Blues Brothers, oggi considerato uno dei migliori film di John Landis, ma un'esperienza del genere non può che rimanere impressa nella mente di chi vi ha preso parte, come ad esempio l'attore e sceneggiatore Dan Aykroyd.
In un'intervista con il Guardian, Aykroyd ha ricordato diversi aneddoti, come ad esempio il fatto che, inizialmente, i cinema del sud degli Stati Uniti non volevano proiettare il film per via della presenza di artisti afro-americani, salvo poi ripensarci e trarci anche guadagni considerevoli, o come fu girare la pellicola circondati continuamente da droghe.
"Al tempo, la cocaina era una valuta. E per alcuni membri della crew che lavoravano di notte, era quasi come caffé" rivela.
"Non era di mio gradimento, ma non potevo giudicare gli altri" continua, e in effetti, come riporta Yahoo! Entertainment, in una vecchia intervista con Variety lui stesso aveva ammesso di averne fatto uso "Lo facevano tutti, me incluso" anche se, spiegava allora "mai fino all'eccesso, e mai al punto di volerne comprare o possedere una dose propria".
"Facevamo impazzire John Landis. A volte non sapeva se ci saremmo fatti vivi sul set dopo una notte di party a go go".
Ma Belushi era un professionista, e nonostante la sua forte assuefazione per le sostanze stupefacenti ("John, adorava i suoi effetti. Lo faceva sentire vivo di notte" diceva sempre Aykroyd ai microfoni di Variety) "Non c'era modo che non si presentasse sul set".
Anche se una volta accadde davvero che Belushi non si presentò sul set, ma quella è un'altra storia (e non ha a che fare con la droga)...