Penultima giornata di Festival, per la 64esima edizione di Cannes, che chiude ufficialmente la sezione competitiva con gli ultimi due titoli, La source des femmes e Once Upon a Time in Anatolia. Diretto da Radu Mihaileanu - già autore degli apprezzati Train de vie - Un treno per vivere e Il concerto - è incentrato tutto sulle abitanti di un villaggio, che iniziano uno "sciopero del sesso" in aperta protesta contro i loro uomini, che si rifiutano di andare a rifornirsi di acqua presso un pozzo lontano. Ancora una storia al femminile quindi, che per alcuni aspetti ricorda l'apprezzato Where Do We Go Now?, presentato nei giorni scorsi nella sezione Un certain regard, e chissà che anche questo film non riesca a conquistare la critica come la pellicola di Nadine Labaki, e come i precedenti lavori di Mihaileanu. Più drammatico e teso Once Upon a Time in Anatolia, diretto dal turco Nuri Bilge Ceylan, che negli anni scorsi ha conquistato spesso i favori della giuria, portando a casa qualche riconoscimento importante.
Cala il sipario anche sulla sezione dei film fuori concorso con il francese Les bien-aimes, che vede tra gli interpreti Catherine Deneuve, Ludivine Sagnier e Louis Garrel, e anche sulla sezione Un Certain Regard - per la quale stasera saranno annunciati i riconoscimenti, i primi di questa edizione - con il film Elena, diretto da Andrei Zvyagintsev. La donna che dà il suo nome al titolo del film di Zvyagintsev è una moglie che si ritrova improvvisamente a escogitare un sistema per assicurare un futuro a suo figlio e suo nipote, dopo essere stata praticamente diseredata dal suo secondo marito.