Buffy: 22 anni fa la serie andava in onda con il primo episodio

22 anni fa Buffy - L'ammazzavampiri andava in onda il primo episodio della serie cult creata da Joss Whedon con Sarah Michelle Gellar.

Sono passati 22 anni da quando Buffy Summers faceva il suo ingresso a Sunnydale e sugli schermi televisivi americani con il primo episodio della serie. La prima messa in onda del serial di Joss Whedon risale, infatti, al 10 marzo 1997. In Italia arriverà tre anni dopo su Italia Uno con il titolo di Buffy - L'ammazzavampiri.

A interpretare la protagonista di Buffy era Sarah Michelle Gellar che proprio grazie a questo ruolo divenne per un periodo una delle attrici più note tra gli adolescenti. Dopo arriveranno anche lo status di cult, la nostalgia, uno spin-off e un reboot di Buffy in lavorazione da parte della Fox che ha diviso i fan tra favorevoli e contrari.

Sarah Michelle Gellar in una scena di Buffy
Sarah Michelle Gellar in una scena di Buffy

Al centro di Buffy - L'ammazzavampiri c'è la scoperta da parte di Buffy Summers (Sarah Michelle Gellar) di essere 'la prescelta', ovvero una ragazza dotata di poteri particolari e destinata a combattere contro i vampiri e tutte le creature malvage che minacciano il mondo, aiutata dai suoi amici del liceo Xander e Willow e dall'Osservatore Mr. Giles che è il suo mentore. Per sette stagioni si troverà a combattere battaglie di ogni sorta e ad affrontare la sfida più difficile, il suo amore per Angel (David Boreanaz), vampiro maledetto dagli zingari che le ha rubato il cuore. La serie non nasce come progetto originale, bensì dal film omonimo uscito senza successo nel 1992. La storia, nonostante fosse stata scritta sempre da Joss Whedon, non colpì granché all'epoca, soprattutto per la visione iper pop che ne aveva dato la regista Fran Rubel Kuzui. Altre differenze riguardavano l'interprete della slayer dei vampiri, Kristy Swanson e l'Osservatore che la ingaggiava, Merrick, che era nientemeno che Donald Sutherland.

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Anni dopo, Whedon riprese mano allo script, ampliandolo. Alla base c'era la visione della "La scuola superiore come un film horror" e fu così che fu venduta alla Warner Bros. La particolarità stava però nella sua struttura complessa fatta di livelli di lettura sovrapposti in cui la patina da commedia teen-horror nascondeva in realtà un serial capace di indagare la complessità dei rapporti interpersonali in cui gli elementi sovranaturali fungevano da vere e proprie metafore attraverso il quale riflettere sulla condizione umana e i suoi drammi interiori. Il tutto utilizzando un linguaggio televisivo che all'epoca era veramente all'avanguardia tanto da trasformarlo in una vera e propria pietra miliare della serialità, oltre che una delle migliori serie televisive di sempre, grazie anche a dialoghi strepitosi e a continui riferimenti alla cultura pop. "Mentre scriviamo, pensiamo con attenzione a cosa cerchiamo di esprimere emozionalmente, politicamente, e perfino filosoficamente. A parte essere un fenomeno della pop culture, è veramente qualcosa che è profondamente elaborato nell'aspetto testuale, episodio per episodio"; (a proposito, qui abbiamo parlato anche dei migliori episodi di Buffy - l'ammazzavampiri) così aveva dichiarato a suo tempo il futuro regista di The Avengers in merito alla serie.

Anthony Head in una scena di Buffy - L'ammazzavampiri, episodio Il branco
Anthony Head in una scena di Buffy - L'ammazzavampiri, episodio Il branco

Nel mondo di Buffy i problemi che affrontano i ragazzi, come il rapporto con i propri genitori, la scoperta del sesso o della propria sessualità, l'accettazione personale e verso gli altri diventano letteralmente dei mostri da combattere. Ed è questo che fa si che la serie rimanga tutt'ora attualissima e amatissima, nonostante la sua chiusura dopo sette stagioni nel 2003 (2005 in Italia).