Bridgerton, Golda Rosheuvel: "Avevo fatto il provino per interpretare un altro personaggio"

Golda Rosheuvel, interprete della regina Charlotte in Bridgerton, ha ricordato il suo provino per la serie che a fine mese tornerà su Netflix con la stagione 2.

Golda Rosheuvel, una delle star più amate dai fan di Bridgerton, ha inizialmente fatto un provino per ottenere un ruolo diverso da quello della regina Charlotte, da lei interpretata nella serie Netflix.

Ad oltre un anno dalla fine della prima stagione, Netflix è pronto per rilasciare nuovi episodi Bridgerton. I fan della serie in costume dovranno attendere solo fino al 25 marzo per scoprire come si evolveranno le vicende relative ai protagonisti della serie ambientata nell'era della Reggenza inglese, capace di ottenere ben 12 nomination agli Emmy dello scorso anno. I nuovi episodi vedranno il ritorno di molte star amate dai fan, con l'eccezione di Regé-Jean Page (Simon Basset), che ha invece firmato per una sola stagione. Ci sarà, invece, Golda Rosheuvel, interprete della regina Charlotte. Durante una recente intervista rilasciata al Guardian, è stato rivelato che Rosheuvel aveva originariamente fatto un'audizione per interpretare la confidente della regina, Lady Danbury, interpretata poi da Adjoa Andoh. Dopo aver perso il ruolo, a Rosheuvel è stato chiesto di fare un nuovo provino poco prima che partisse per un viaggio.

"Ho avuto solo un pomeriggio per fare l'altro provino. Ma dissi al mio agente di volerci provare", ha ricordato Rosheuvel, spiegando di aver registrato alcune scene su un nastro con l'aiuto della sua partner, la drammaturga Shireen Mula, prima che il suo agente le rivelasse, pochi giorni dopo, che al regista il provino era piaciuto e che il nastro sarebbe stato inviato alla produttrice, Shonda Rhimes.

L'attrice ha quindi aggiunto: "C'era una parte di me che non ci credeva, perché non penso mai che a qualcuno piacerà quello che faccio. Ma c'era anche una parte di me che era incredibilmente eccitata. Mi chiedevo 'E se Queen Charlotte fosse una persona di colore?'. Chris Van Dusen lo chiama 'casting consapevole', non casting daltonico, perché stiamo creando consapevolmente questo mondo. E, così facendo, la rappresentazione che vediamo si riflette su di noi. Ci permette di celebrare i re e le regine di questo settore, che sono persone di colore, attraverso i personaggi che creiamo in questo mondo fittizio".