Bond 25: Cary Fukunaga e il suo amore per i videogiochi stanno ritardando il film?

Secondo il tabloid The Sun, il ritardo di Bond 25 sarebbe causato anche dal troppo tempo passato a giocare ai videogiochi del regista Cary Fukunaga.

La produzione di Bond 25 è in ritardo e la colpa sarebbe di Cary Fukunaga, il regista, e del suo amore per i videogiochi che l'avrebbero portato già parecchie volte a dare forfait agli attori già pronti sul set.

Il rumor arriva dal tabloid inglese The Sun che in fatto di gossip e supposizioni è sempre diversi passi avanti a tutti. La notizia, fin dal titolo, ha qualcosa di assurdo, ma il magazine sostiene di averne le prove: qualche giorno fa il cast l'avrebbe atteso invano per oltre 3 ore, spese dal regista, a quanto pare, a giocare con la sua PlayStation 4 in camerino. Il risultato? Oltre alla giornata di riprese andata perduta, la produzione avrebbe chiesto al cast di rimanere al lavoro anche nel weekend per recuperare, e proprio in quel momento sarebbe esploso il malcontento di quanti non si sono detti disposti a rinunciare alla festa del papà in famiglia per colpe non proprie.

Una fonte interna avrebbe dichiarato al The Sun: "C'è un vero ammutinamento. Il fatto che Cary fosse in un tale ritardo era già abbastanza brutto, mentre tutti lo aspettavano ai propri posti, ma quando al cast e alla crew è stato chiesto di fare degli extra per recuperare... quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quella giornata è stata un vero fallimento, le riprese sono davvero indietro, sono tutti arrabbiati. Molti quel giorno sono andati via, non essendo disposti a rinunciare alla festa del papà per questo film". E a proposito di Bond 25, che non ha ancora un titolo ufficiale (e che avrebbe dovuto avere un altro regista, quel Danny Boyle che ha rinunciato alla regia negli scorsi mesi), la stessa fonte l'ha definito un film ormai "spacciato", senza ben chiarire se fosse riferito alla qualità o al suo effettivo arrivo in sala (ancora fissato per aprile 2020).

Cary Fukunaga in tutto questo ha negato le accuse attraverso un post di Instagram in cui ha dichiarato: "In questo lavoro non c'è un minuto che non sia programmato, anche in una giornata di riprese, nelle ore precedenti alla chiamata, ci sono sempre dei capi dipartimento che non fanno altro che programmare tutte le nostre prossime mosse, nessuno dorme su questo tipo di set. Quindi vi assicuro che è difficile, ma è ancora il miglior lavoro del mondo per me e non mancherò mai di rispetto al cast soprattutto nei momenti più difficili".

Rispondendo poi in maniera piuttosto diretta alle accuse mosse dal Sun, Fukunaga ha scritto senza possibilità di fraintendimenti: "Per quanto riguarda le mie abitudini e la mia "relazione" con la PS4, se il mio progresso a Red Dead Redemption 2 può essere indicativo, allora sappiate che sono fermo al 63% da mesi e se qualcuno prova a rovinarmi la fine prima che io concluda Bond 25 mi arrabbierò molto".