Un regalo speciale da parte di un amico che ormai non c'era più. Elton John ha voluto ricordare Freddie Mercury in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids, raccontando un episodio in particolare, accadutogli nel Natale del 1991, quando ormai il leader dei Queen era ormai morto da un mese, il quale getta luce su quanto fossero stretti i rapporti tra i due artisti. Mercury, la cui vita è ora al centro del biopic Bohemian Rhapsody, attualmente nelle sale italiane, aveva infatti sempre mantenuto uno strettissimo riserbo sulla sua vita privata, amicizie incluse, nonostante la sua stravaganza e vitalità.
Il regalo e la vicenda in questione erano già note perché erano state scritte nel libro Love is the Cure: On Life, Loss and the End of Aids, in cui Elton John si era dilungato sullo stato di salute di Freddie Mercury, ma ora con il successo del film con Rami Malek - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Bohemian Rhapsody - e la concomitanza con la giornata mondiale contro l'Aids, sono tornate nuovamente alla ribalta.
Cara Sharon, penso che questo ti piacerà. Con amore, Melina. Buon Natale.
Come racconta John, il pacco è arrivato il 25 dicembre del 1991, al suo interno c'era un quadro di Henry Scott Tuke, uno dei pittori che più apprezzava, accompagnato da una nota scritta proprio da Mercury: "Cara Sharon, penso che questo ti piacerà. Con amore, Melina. Buon Natale". Sharon e Melina erano i due nomi da drag-queen che i due si erano scherzosamente affibbiati. "Ero sopraffatto. - spiega il cantante - Avevo 44 anni allora e piangevo come un bambino C'era questo bellissimo uomo, che stava morendo per colpa dell'Aids e che nei suoi ultimi giorni aveva trovato il tempo di farmi un regalo di Natale. Per quanto triste possa essere, questa è una delle prime cose che ricordo quando penso a lui perché descrive perfettamente la persona che era. Anche da morto, mi ha ricordato quanto fosse speciale in vita".
Elton John si sofferma anche sul coraggio di Freddie Mercury nell'affrontare la malattia: "Freddie però era incredibilmente forte. Continuava ad esibirsi, continuava ad essere la persona divertente, oltraggiosa, profondamente generosa che era sempre stata. - Così scrive il cantante - Mi ha spezzato il cuore vedere la luce che portava nel mondo spegnersi sotto l'effetto dell'Aids. Era quasi cieco - aggiunge - e così debole che riusciva a stento a tenersi in piedi".
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Nel film diretto da Bryan Singer e interpretato da Rami Malek allo spettatore non viene mostrata questa ultima fase del frontman dei Queen. Bohemian Rhapsody si ferma al mitico concerto del Live Aid, quando Freddie ha appena scoperto di essere sieropositivo. In realtà la diagnosi gli verrà fatta un paio di anni dopo, e questo particolare è uno degli elementi del film che più sono stati criticati dai fan, i quali hanno segnalato numerose inesattezze sul film Bohemian Rhapsody che però non sembrano aver avuto presa sul pubblico che sta facendo la fila per vederlo.