Kevin Feige ha finalmente raccontato come mai ci è voluto così tanto tempo prima che Namor apparisse sul grande schermo con Black Panther: Wakanda Forever. Prima di Feige ai vertici dei Marvel Studios c'era Avi Arad. All'epoca l'idea di un grande universo cinematografico condiviso non attirava Arad, che voleva impostare l'uscita dei vari film in base ai personaggi maggiormente conosciuti dal grande pubblico. Così tutti gli altri, legati a nicchie di fan specifici, vennero messi da parte, con i loro di diritti cinematografici ceduti a studi esterni. Fra questi troviamo appunto il personaggio di Namor.
Durante la premiere diBlack Panther: Wakanda Forever, sul red carpet, Kevin Feige ha parlato alla stampa dell'ingresso al cinema di Namor, sottolineando il peso di Ryan Coogler nel voler introdurlo proprio in questo seguito: "Namor, come sanno anche i fan della Marvel, è sempre stato presente nelle nostre liste. Ricordo di averci lavorato con un'idea già 18 anni fa, avevamo persino commissionato una sceneggiatura all'epoca, ma il tempismo non è mai stato giusto come anche la proposta in generale. Ryan Coogler nel primo film comincia a delineare quella che sarà una guerra tra i regni. Questo ha aggiunto una maggiore specificità culturale al personaggio legandolo al regno di Talocan e non vedo l'ora che le persone incontrino questa sua versione".
Black Panther: perché è il film Marvel più importante del 2018
Già nel 1997 si pensò a un film incentrato sul personaggio di Namor, in cui avrebbe cercato di salvare Atlantide dall'inquinamento e dai test nucleari subacquei. Purtroppo il progetto non andò in porto, con i diritti rimasti bloccati in un limbo, senza che né la Universal né i Marvel Studios avessero veramente il controllo sulla storia che avevano in mente. Con Black Panther: Wakanda Forever avremo finalmente la possibilità di incontrare questo personaggio, grazie all'interpretazione di Tenoch Huerta.