Bird Box: un'associazione genitori chiede a Netflix la cancellazione del film!

Secondo l'ente di controllo dei contenuti tv, il film Netflix Bird Box andrebbe sospeso nonostante si sia avvertito il pubblico di non emularne le scene.

Bird Box 10
Bird Box: Sandra Bullock in una scena del film

Al centro di polemiche per il rischio di emulazione, Bird Box deve ora subire gli strali di un'associazione genitori, The Parents Television Council, che accusa Netflix di continuare a diffondere programmi pericolosi per il pubblico più giovane, in particolare i bambini.

In una lettera, l'associazione statunitense che controlla se i contenuti televisivi possano essere adatti o meno ai più piccoli, chiede idealmente ai vertici della piattaforma streaming di togliersi la benda di ipocrisia dalla faccia e cancellare il film. L'espressione usata fa, infatti, riferimento alle contestate scene di cui abiamo parlato anche nella nostra recensione di Bird Box e in cui si vede Sandra Bullock camminare con una fascia che le copre gli occhi mentre cammina nei boschi o guada fiumi impetuosi.

Nella nota del presidente Tim Winter si legge che "Netflix non può più fingere che la sua programmazione non influenzi il comportamento dei suoi spettatori. Mentre da un lato si applaude all'avvertimento posto dalla compagnia (di non imitare ciò che si vede nel film ndr.), dall'altro questo non significa che non ci sia più un potenziale danno agli spettatori". Per questo il The Parents Television Council auspica che venga mostrata "reale preoccupazione per i bambini e le famiglie" e smetta di commercializzare e distribuire contenuti considerati dannosi come Bird Box.

Leggi anche: Bird Box: ecco l'inquietante aspetto dei mostri eliminati dal film

Bird Box 11
Bird Box: Sandra Bullock in una scena d'azione del film

Accuse simili erano arrivate anche per un altro prodotto targato Netflix, la serie Tredici. Anche per questa si chiedeva la cancellazione degli episodi, in particolare quelli della seconda stagione per via di alcune scene di violenza sessuale ritenute "dannose" e "non necessarie". Eppure prima dei titoli di testa era apparso un annuncio che metteva in guardia proprio il pubblico più sensibile suggerendo, nel caso, la visione in compagnia di un adulto. Ma per l'ente di controllo evidentemente non era bastato.