Le critiche al casting di Rachel Zegler come nuova Biancaneve sono state talmente violente che l'attrice si è perfino trovata alcuni dei suoi detrattori fuori della porta di casa. Diretta da Marc Webb, la nuova versione della fiaba classica Disney vede Zegler nei panni della principessa titolare e Gal Gadot nel ruolo della Regina Cattiva.
Da quando il suo nome è stato annunciato per la prima volta, si è scatenata una rivolta degli haters conservatori che accusano Disney di essere diventata woke, ammantando di messaggi politici le sue recenti creazioni. Rachel Zegler, di origine latina, è finita nell'occhio del ciclone diventando bersaglio di insulti razzisti e finendo per trovarsi detrattori che le urlavano parolacce fuori dal suo appartamento.
"Mi hanno insultato perché ho la pelle scura. Perché interpreto Biancaneve. Ho subito molestie da un gruppo di persone che si presentavano al mio appartamento e urlavano parolacce" ha rivelato l'attrice a Cosmopolitan. "All'inizio ci ho ironizzato su. Poi sono arrivata a un punto in cui non era più divertente e mi odiavo davvero per qualcosa che gli altri mi dicevano. Ammiro la mia capacità di riprendermi da tutto ciò e di continuare ad appassionarmi al lavoro che ho svolto per quel progetto".
Perché la scelta di Rachel Zegler è stata così criticata?
Come ha spiegato la stessa Zegler, la reazione negativa al suo casting è radicata nel razzismo e nel fanatismo, e nell'idea che l'interprete, che è di origine colombiana, non dovrebbe interpretare Biancaneve perché è una persona di colore. In molte versioni della fiaba, il nome Biancaneve deriva dalla carnagione pallida del personaggio. Tuttavia, Zegler ha spiegato che l'origine del nome di Biancaneve nel remake live-action si basa su una versione della storia in cui sopravvive a una tempesta di neve quando era piccola.
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Le controversie su Biancaneve sono dovute anche all'aggiornamento in chiave moderna della personalità e delle motivazioni della protagonista rispetto al film d'animazione Disney del 1937. L'attrice ha, infatti, spiegato che la sua Biancaneve non è la fanciulla passiva resa nota dalla fiaba originale, né è concentrata sulla ricerca del vero amore. Il suo personaggio sarà una leader indipendente che avrà maggior libero arbitrio nella sua storia; in quanto a Principe Azzurro, sarà in realtà un "tizio che la perseguita". Restiamo a vedere come il pubblico accoglierà una versione così diversa dal passato quando arriverà nei cinema nel corso del 2025.