Bhutto: anteprima gratuita del documentario a Roma

Movieplayer.it offre ai suoi lettori la possibilità di assistere all'anteprima del documentario che si terrà a Roma il 30 ottobre, con tanto di incontro con il figlio della Bhutto. Il numero dei posti disponibili è limitato, affrettatevi a scriverci se interessati!

Durante l'imminente Festival di Roma, nell'ambito del quale il film Bhutto sarà presentato in cartellone, cento fortunati lettori di Movieplayer.it avranno la possibilità di assistere gratuitamente al film di Johnny O'Hara e Duane Baughman. Basterà essere abbastanza veloci e fortunati da aggiudicarsi i biglietti per l'anteprima gratuita del film che si terrà all'Auditorium Parco della Musica Roma il 30 ottobre 2010 alle ore 14.30, in Sala S. Cecilia. Alla proiezione del film sarà appaiato un incontro pubblico con i famigliari di Benazir Bhutto, primo fra tutti il figlio Bilawal Bhutto Zardari, attuale presidente del Partito del Popolo Pakistano. Solo per questo film, i cento fortunati lettori che si aggiudicheranno i biglietti, potranno seguire anche tale incontro, intitolato La dinastia Bhutto e coordinato dall'esperto di politica estera Luca Rigoni.
N.B. I biglietti sono terminati, i più veloci verranno contattati via email con le istruzioni per ritirare i biglietti, se non riceverete nessuna email vuol dire che non siete rientrati tra i primi 100.

Bhutto è un documentario classico e potente che traccia la storia del moderno Pakistan ricostruendo in poco meno di due ore l'intricata vicenda della dinastia Bhutto. Il film di Duane Baughman e Johnny O'Hara riassume la nascita del nuovo stato dopo l'indipendenza dall'India nel 1947 fino all'elezione a Primo Ministro nel 1971 di Zulfikar Ali Bhutto. L'attenzione si sposta quindi sulla figlia maggiore di Ali, Benazir, educata ad Harvard e Oxford senza alcun intento di carriera politica. Quando però il padre, nel 1977, viene imprigionato dopo il colpo di stato del generale Muhammad Zia ul-Haq, la guida del Pakistani Peoples Party (Partito del Popolo Pakistano) finisce nelle mani di Benazir che lo guiderà dall'esilio e lancerà una campagna per la liberazione di Ali senza riuscire ad impedire la sua condanna a morte.
Sull'onda emotiva scatenata dall'esecuzione dell'anziano presidente, Benazir Bhutto vincerà la campagna elettorale nel 1988 diventando la prima donna Presidente di una nazione islamica, ma solo per essere deposta quasi subito da un colpo di stato militare. Dopo la rielezione nel 1996, verrà ancora costretta all'esilio dopo l'arresto del marito per corruzione. Una Dinasty destinata a continui colpi di scena, fino all'inevitabile finale: il trionfale ritorno in Pakistan nel 2007 come nuovo leader del PPP si conclude con il brutale assassinio di Benazir, ordito, secondo le previsioni della donna, dall'allora presidente Pervez Musharraf o preparato da terroristi fondamentalisti secondo la difesa di Musharraf.
Il documentario acquista interesse grazie ai rarissimi materiali di repertorio, alle registrazioni audio mai ascoltate prima e soprattutto alle interviste con il vedovo Asif Ali Zardari (attuale presidente del Pakistan) e i figli.