Altro che al Berlinale Palast, la terza giornata del 62esimo Festival di Berlino ci riporta in Italia, dietro le sbarre del carcere di Rebibbia dove il fratelli Taviani hanno girato il loro docu-fiction Cesare deve morire, che vede tra i protagonisti i detenuti della struttura detentiva. Il film, che arriverà nelle sale italiane i primi di marzo - distribuito dalla Sacher - segna il ritorno dei Taviani a Berlino cinque anni dopo La masseria delle allodole, che fu presentato nella sezione Berlinale Special. Cesare deve morire invece è in competizione, e oggi è affiancato dal drammatico Barbara e dall'horror spagnolo Dictado. Barbara è diretto da Christian Petzold e interpretato da Nina Hoss - due presenze fisse del Festival, al quale negli anni scorsi hanno partecipato con Yella e Jerichow per citarne alcuni - ed è ambientato in Germania Est alla fine degli anni Settanta, mentre Dictado è una pellicola di Antonio Chavarrias incentrata sulla misteriosa figura di una bambina che viene presa in affido da un uomo e sua moglie dopo il padre di quest'ultima si è tolto la vita. Nel curriculum di Chavarria, tra numerose regie, produzioni e sceneggiature, spicca la sua partecipazione in qualità di produttore a Il canto di Paloma, il bel dramma peruviano che nel 2009 vinse un Orso d'Oro e l'anno seguente fu candidato agli Oscar nella categoria per il miglior film straniero.
Uno dei titoli di punta di questa giornata, tuttavia, è In the Land of Blood and Honey, esordio alla regia di Angelina Jolie che viene presentato nella sezione Berlinale Special e che ha per scenario il conflitto in Bosnia Erzegovina, negli anni Novanta e vede al centro della storia un uomo e una donna che si ritrovano durante la guerra e continuano la loro relazione, nonostante siano divisi dalle circostanze e dalle rispettive appartenenze etniche. Il primo film della Jolie affronta anche tematiche importanti come il ruolo delle donne nel contesto di un conflitto, e la sfida della riconciliazione.
Aria di guerra anche in Iron Sky, anche se su registri differenti: il film di Timo Vuorensola - che è presentato nella sezione Berlinale Special - vede il ritorno dei nazisti sul pianeta Terra - dopo decenni trascorsi in una base segreta lunare - i quali sono fermamente intenzionati a fondare il Quarto Reich e a conquistare il mondo.