La comunicazione tra Tim Burton e il divo Jack Nicholson sul set di Batman è stata piuttosto difficoltosa. Il regista ha ammesso di avere grandi problemi nel comprendere le parole della sua star tanto da essere costretto ad affidarsi a un linguaggio non verbale.
"Jack ha un modo di parlare molto astratto", ha spiegato Tim Burton a Empire. "Quindi mi diceva delle cose e io rispondevo, 'Sì, ho capito', e poi andavo da qualcuno, 'Di che accidenti stava parlando?'" Per risolvere il problema, il regista è stato in grado di "portare" Jack Nicholson a un livello più primordiale. "Quindi c'era questa strana comunicazione: non lineare, non connettiva... Ma per me era molto chiara. Mi sentivo come se avessimo una buona comunicazione in stile uomo delle caverne."
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Batman è stata la prima grande produzione per Tim Burton e l'apporto di un divo come Jack Nicholson è stato fondamentale: "Jack mi ha supportato in modo molto profondo. Ero giovane e dovevo fare i conti con un grande studio, lui mi ha dato la sicurezza di fare ciò che dovevo fare. Ed essendo così famoso, ha avuto molta risonanza con lo studio. Mi ha aiutato a superare ogni difficoltà. Mi ha dato forza."
Nonostante l'inesperienza di Tim Burton in fatto di blockbuster ad alto budget, Batman si è rivelato un clamoroso successo. Il sequel del cinecomic, Batman - il ritorno, non ha avuto la stessa risonanza spingendo Tim Burton ad abbandonare il franchise, sostituito da Joel Schumacher alla regia di Batman Forever e Batman & Robin.