Barbarella: Edgar Wright svela i piani per il reboot con Sydney Sweeney

Il regista di The Running Man parla per la prima volta del possibile reboot di Barbarella con Sydney Sweeney e del perché potrebbe rivoluzionare i cinecomic sci-fi.

Barbarella

Il destino di Barbarella potrebbe incrociare presto quello di Sydney Sweeney ed Edgar Wright. Il regista ha parlato per la prima volta in modo più diretto del possibile reboot del cult sci‑fi anni '60, spiegando perché l'eroina nata nei fumetti di Jean‑Claude Forest continua ad affascinarlo. E perché, dopo l'esperienza complicata con Ant-Man, sarebbe pronto a tornare a dirigere un cinecomic che non abbia nulla a che fare con i supereroi.

Barbarella, da Jane Fonda a Sydney Sweeney: un'icona pronta al reboot

Jane Fonda in una foto promozionale per Barbarella
Jane Fonda in Barbarella (1968)

Prima di pensare al futuro, Edgar Wright guarda alle origini. Barbarella nasce sulle pagine dei fumetti francesi di Jean‑Claude Forest all'inizio degli anni '60, per poi diventare un film nel 1968 con una Jane Fonda in versione astronauta pop, tra scenografie psichedeliche, costumi impossibili e ironia erotica. Un flop all'uscita, diventato però un cult assoluto proprio per il suo mix di fantascienza e sensualità.

È proprio questo mondo visivo e narrativo che sembra attirare il regista di Scott Pilgrim vs. the World. Wright ha infatti raccontato di aver visto (e amato) il film "alla giusta età, cioè troppo presto", sottolineando come la sceneggiatura firmata da Terry Southern, quando trova il suo equilibrio, sia "tagliente, divertente, sovversiva".

Ancora di più, però, lo intrigano i fumetti originali, che definisce "bellissimi, immaginativi, progressisti", figli di quel cinema europeo, molto spesso italiano, che negli anni '60 giocava con la fantascienza come se fosse un'opera di pop art.

Edgar Wright tra fumetti e cinecomic: perché Barbarella lo entusiasma

Ant-Man: Paul Rudd sfoderà i suoi fantastici poteri in una nuova immagine
Ant-Man

Dopo la separazione burrascosa dal Marvel Cinematic Universe ai tempi di Ant-Man, Edgar Wright non ha mai nascosto una certa distanza dai film di supereroi. Questo non significa però aver chiuso con i fumetti al cinema, anzi: "Dopo la mia esperienza con Ant-Man non ero interessato ai film di supereroi in generale" - ammette - "ma questo non significa che non mi interessi un film tratto da un fumetto. Mi piacerebbe molto fare un altro film tratto da un fumetto".

Proprio qui entra in gioco Barbarella, che gli permetterebbe di unire due passioni, la fantascienza e il fumetto europeo. Wright ha ricordato come, prima di dedicarsi a The Running Man, lui e lo sceneggiatore Michael Bacall stessero lavorando a un altro adattamento da fumetto, poi sfumato per questioni di diritti. Il progetto è rimasto segreto - "non voglio dire quale, nel caso tornasse in vita", ha scherzato - ma mostra quanto l'idea di misurarsi ancora con i comics lo stuzzichi.

The Running Man, recensione: Glenn Powell non fa rimpiangere Arnold Schwarzenegger The Running Man, recensione: Glenn Powell non fa rimpiangere Arnold Schwarzenegger

Barbarella è ancora in stand-by: cosa significherebbe il film per Sydney Sweeney

814668 4315770 6240X4160
Sydney Sweeney

Se da un lato il nome di Sydney Sweeney è ormai legato da tempo al reboot di Barbarella, dall'altro il progetto resta in una sorta di limbo produttivo. L'attrice, reduce dai successi di Tutti tranne te e Immaculate - La prescelta, ha saputo lasciarsi alle spalle lo scivolone di Madame Web, che lei stessa ha definito strategico per consolidare il rapporto con Sony.

Intanto continua a moltiplicare i titoli in cantiere, tra The Housemaid - dato per probabile hit dell'inverno - e vari film in sviluppo. Per ora, però, il nuovo Barbarella non ha ancora il via libera definitivo, sarà colpa degli incassi non proprio alti al box office di The Running Man? La presenza di una star in ascesa come Sweeney, certo, gioca a favore del film, ma i tempi di Hollywood, si sa, non seguono le orbite dei pianeti.