Il regista Joss Whedon, nel mese di aprile, ha rilasciato una lunga intervista al magazine Empire dedicata ad Avengers: Age of Ultron, sequel del film da lui scritto e diretto nel 2012 con protagonista il team di supereroi della Marvel.
Joss, in quell'occasione, ha raccontato che ritornare sul set è stato un momento complicato perché doveva concentrarsi su tutti gli aspetti del film e sui suoi protagonisti, dovendo poi occuparsi della sceneggiatura nel weekend, perché non era ancora completata e doveva migliorare alcune scene. Il filmmaker ha scherzato: "Questo è successo nel primo perché sono arrivato tardi all'interno della produzione ed è accaduto di nuovo perché sono un idiota. Sono uno stupido. E quindi devo affrontare la situazione, ma è un bene perché mi sento in colpa sul ritardo della stesura della sceneggiatura quando qualcuno dice: 'A cosa sto reagendo?' e io rispondo 'A qualcosa che ho scritto in un'altra pagina che non avete ancora visto, oops! E' okay, ho il pieno controllo di questo. Sono il leader dell'intero film! Ma semplicemente ti fa lavorare con più impegno perché ti senti male nel non aver lavorato abbastanza duramente".
Il secondo film tuttavia rifletterà nel migliore dei modi la sua visione della storia e darà spazio a molti generi, idee e ambientazioni a cui ha lavorato on attenzione. Whedon ha poi aggiunto: "Ogni giorno è come realizzare un lungometraggio diverso, aspetto che lo rende divertente perché non trasmette la sensazione di essere bloccato. E perché c'è molto lavoro legato alla location, che offre molte sfide interessanti". Lavorare in studio, infatti, è un'esperienza completamente diversa che richiede anche molta fiducia nei confronti del regista e della troupe. Joss ha quindi raccontato che l'unica ragione per cui si realizza un sequel, secondo lui, è perché si pensa di poter fare un film migliore rispetto al precedente.
Nel sequel ci sarà molto spazio per Ultron e per le difficoltà a cui andranno incontro gli Avengers perché i personaggi sono già stati introdotti nel primo film, gettando le basi per altri eventi. Whedon considera come punto di riferimento del film Il padrino - Parte seconda: "Perché hai tutto quello che hai avuto dal primo Padrino in un film molto diverso, in un film che strutturalmente non potrebbe essere più differente, e per quanto riguarda la tematica, gli intenti e l'atmosfera, e tuttavia nessuno ha mai detto 'Non era abbastanza Il Padrino'. Devo dare alle persone una corsa eccitante che riguarda le persone eroiche e sicuramente è una parte del motivo per cui ho accettato l'impegno, ma allo stesso tempo un film più ricco, profondo e dark non è una cattiva cosa".
Nel film si mostrerà anche il passato di Nick Fury, in alcune sequenze ambientate in Sicilia, e ci sarà una sequenza pre titoli di testa un po' alla James Bond ambientata nelle Alpi.
Whedon sapeva che nel secondo film degli Avengers sarebbe apparso Ultron fin da prima di accettare l'incarico iniziale. Uno degli aspetti più importanti del personaggio, secondo lui, è il fatto che sia molto arrabbiato, tuttavia ha voluto per il ruolo una delle persone con la parlata più tranquilla e suadente di Hollywood, anche se è in grado di perdere il controllo: "Spader è veramente bravo in questo ed è fantatico nel trovare l'oscurità ma anche gli aspetti comici", un aspetto che Joss riconosce anche nelle capacità di Tom Hiddleston, nonostante Loki e Ultron abbiano diverse caratteristiche. Il filmmaker ha raccontato: "Ultron per me è qualcuno di così arrabbiato e che odia così tanto gli Avengers ma al tempo stesso è anche un robot e per questo motivo deve avere ogni problema che un robot ha nei confronti dell'umanità... c'è molto da interpretare. Per me è una figura iconica".
I poteri del personaggio sono stati un po' cambiati rispetto al fumetto per poterlo rendere meno onnipotente, mostrarne le debolezze, i bisogni, le fobie, le alleanze, e mostrare come si preoccupi di quello che pensano gli altri di lui.
Nel film appariranno anche Quicksilver e Scarlet Witch e Whedon ha spiegato che aveva bisogno di più cattivi per avere qualcuno con cui Ultron potesse parlare e creare più problemi per gli Avengers.
Il regista ha infine spiegato che è stato scelto di non avere Hank Pym nella trama perché sarà già protagonista del film Ant-Man e l'idea di farlo creare da Tony Stark, e in parte da Bruce Banner, lo lega maggiormente agli Avengers, senza dover introdurre un terzo scienziato e creando un rapporto più interessante tra i personaggi che dovranno assumersi la responsabilità delle proprie azioni.