Glenn Close possiede ancora il coltello che ha usato in Attrazione Fatale, lo tiene appeso nella sua cucina: "È semplicemente meraviglioso, è fatto di legno e carta, è una vera e propria opera d'arte! E trovo a dir poco magnifico che i nostri ospiti possano vederlo, mette in chiaro le cose: serve a far capire che è bene che le persone non stiano troppo a lungo a casa nostra."
L'attrice americana ha affermato che per anni e anni, dopo l'uscita del film, è stata continuamente invitata a parlare a seminari di psicologia a causa delle ricerche da lei compiute studiando le malattie mentali al fine di interpretare al meglio il personaggio. E pensare che quando l'agente di Close ha chiamato lo studio cinematografico per la prima volta per esprimere l'interesse dell'attrice per il ruolo di Alex Forrest gli fu stato detto: "Per favore, non farla nemmeno entrare, è completamente sbagliata per la parte". Il regista Adrian Lyne avrebbe addirittura dichiarato che Glenn Close era "l'ultima persona sulla Terra" che avrebbe dovuto interpretare Alex.
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Nel momento in cui si trovò a costruire il suo personaggio, Glenn Close non sapeva cosa fare a proposito della sua pettinatura: "Ero terrorizzata! Non sapevo cosa fare con i miei capelli. Li faccio lisci o li metto su a coda di cavallo? Alla fine mi son detta: 'Voglio che sia naturali e cha abbiano un aspetto selvaggio!' Fortunatamente gli dei della recitazione erano al mio fianco."
Durante un intervista del 2018, a proposito delle ricerche intraprese dall'attrice per il suo ruolo in Attrazione fatale Glenn Close ha dichiarato: "Sulla sceneggiatura c'erano molti spunti per comprendere meglio il passato di Alex e l'origine della sua malattia mentale. Ho studiato con vari psichiatri e insieme abbiamo deciso che anche se non era affetta da una precisa malattia mentale, l'origine del suo disturbo era dovuto al fatto che il padre l'aveva violentata da bambina. Le vittime di orrori di questo tipo di solito si odiano, non riescono a sviluppare relazioni durature e solitamente si suicidano."