Zack Snyder ha parlato della serie animata che seguirà Army of the Dead, spiegando come questa svelerà l'intera storia degli zombie Alpha, le creature più veloci e più intelligenti che vediamo nel film Netflix.
A pochi giorni di distanza dalla sua uscita su Netflix, Army of the Dead continua a dividere i fan del genere survival zombie, tra coloro che hanno apprezzato il lavoro di Zack Snyder e quelli che, invece, si aspettavano decisamente di più. In ogni caso, rimane la curiosità per i progetti futuri che andranno ad espandere l'universo di Army of the Dead, a cominciare dal film prequel e la serie animata, della quale ha parlato lo stesso Snyder in un'intervista rilasciata a Men's Health.
Innanzitutto, il giornalista ha chiesto a Snyder delucidazioni riguardanti le origini dello zombie Alpha e quindi dell'epidemia al centro del film. "La serie animata racconterà l'intera storia dello zombie 'originale'. Il suo nome è Richards. Scopriremo esattamente cosa gli è successo e perché è diventato uno zombie. È piuttosto folle". Il regista de L'uomo d'acciaio ha quindi aggiunto: "Cosa mi ha ispirato lo zombie Alpha? Ho sempre avuto questa idea, tipo, un re zombie. Volevo onorare il tradizionale shambler, ma pensavo che avessimo bisogno di fare un salto di qualità. È proprio da lì che provengono gli Alpha". Per quanto riguarda il feto che viene mostrato nel film, Snyder ha detto: "Quando vediamo il bambino zombie, penso che l'implicazione sia che non hanno più bisogno di noi per procreare. Nella mia mente, sono lì solo per sostituirci".
Il regista ha poi spiegato la scelta di Las Vegas come location: "Dal punto di vista sociale, le nostre più grandi speranze e le nostre più grandi paure risiedono a Las Vegas. Diavolo e Angelo, paradiso e inferno. Tutte quelle cose. È incredibilmente avvincente e incredibilmente spaventoso". Snyder ha confermato inoltre il fatto di aver girato in un vero casinò abbandonato: "È stato incredibile. C'erano due casinò in cui abbiamo girato. Uno è stato completamente abbandonato. Quando stavamo esplorando, ricordo che eravamo praticamente con le nostre torce, girammo l'angolo e vedemmo la piscina coperta. E io ero tipo 'Questo è dove vivono gli zombie. Questo è l'alveare'".
Infine, dall'intervista è emerso che in Army of the Dead esistono alcuni riferimenti impliciti alla politica americana e all'ex presidente Donald Trump: "I migliori film di zombie hanno molti riferimenti sociali. Basti pensare a Sean Spicer e Donna Brazile che discutono sulla politica del muro. E quando nel film senti il presidente dire che il bombardamento nucleare di Las Vegas sarà, tipo, l'ultimo spettacolo di fuochi d'artificio, non penso che tu debba lavorare troppo di fantasia per capire chi potrebbe dire una cosa del genere nella realtà".