Sono passati tre anni da quando le accuse di abusi sessuali, aggressione e cannibalismo hanno distrutto la carriera di Armie Hammer. L'attore è stato a lungo in silenzio, rifugiandosi nelle Isole Cayman e scomparendo dal radar pubblico dopo essere stato licenziato da tutti i progetti che aveva in corso. Adesso Hammer ha deciso di rompere il silenzio accettando di apparire nel podcast Painful Lessons dell'amico Tyler Ramsey per commentare lo scandalo che ha cambiato per sempre la sua vita.
"Qualunque cosa abbia detto la gente, qualunque cosa sia accaduta, ora sono in un punto della mia vita in cui sono grato per ogni aspetto", ha detto l'attore di The Social Network. "In realtà ora sono a un punto in cui sono davvero grato perché dov'ero nella mia vita prima che tutte quelle cose mi accadessero non mi faceva stare bene. Non mi sono mai sentito soddisfatto. Non ne avevo mai abbastanza. Non sono mai stato in un posto in cui ero felice con me stesso e dove avevo autostima. Non mi sono mai amato, ricevevo tanto amore dagli altri grazie al mio lavoro e così non avevo mai imparato ad amarmi io per primo".
"Una bomba atomica sulla mia vita"
Armie Hammer ha scelto di non commentare pubblicamente le accuse piovute su di lui, ma la bufera scatenata dai messaggi scioccanti resi pubblici da una sua ex nel 2021 hanno sollevato un dibattito pubblico culminato, nel 2022 addirittura nell'uscita di un documentario, House of Hammer, che approfondisce la storia di violenza tra gli uomini della famiglia dell'attore. In un'intervista con AirMail dell'anno scorso, Hammer aveva definito le accuse piovute su di lui "una bomba atomica esplosa nella mia vita", ammettendo di aver pensato di non poter sopportare l'ondata d'odio contro di lui.
"Ero sulla riva, mi sono tuffato, ho nuotato fino al largo e sono rimasto lì... un tentativo di suicidio a metà", ha spiegato. "Ma non avrei mai potuto fare una cosa del genere ai miei figli."