Aquaman, Dolph Lundgren ricorda la collaborazione con Willem Dafoe: "Si scordava metà dei dialoghi"

L'attore ha raccontato l'esperienza di condividere il set con il collega, il quale spesso dimenticava le battute da pronunciare

Willem Dafoe in una scena di Aquaman

La star dei film d'azione Dolph Lundgren ha racontato il processo di casting di Aquaman di James Wan e quanto siano state estenuanti le riprese subacquee del film DCEU.

Lundgren, che in molti ricordano principalmente per aver interpretato il villain Ivan Drago in Rocky IV, ha interpretato il padre di Mera, Re Nereus, in Aquaman e Aquaman e il Regno Perduto.

Nel corso di una nuova intervista concessa al FAN EXPO San Francisco 2024, la star del DCEU ha rivelato come è stato scelto per il ruolo di Re Nereus in Aquaman. L'attore ricorda di aver sostenuto il provino con una scena di Excalibur con una performance sopra le righe, che gli è valsa il ruolo.

Secondo Lundgren, le scene subacquee di Aquaman richiedevano decine di riprese per una singola inquadratura, al punto che l'interprete di Vulko Willem Dafoe dimenticava metà dei suoi dialoghi dopo circa la quarantesima ripresa. Questo rigoroso processo di ripresa non era dovuto solo al perfezionismo di James Wan, ma soprattutto perché gli effetti visivi lo richiedevano.

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Parlando del suo provino, l'attore ha ricordato: "Ho recitato una scena in cui Re Artù è molto pieno di sé. Impugna la spada, combatte contro il suo cavaliere e rompe Excalibur. C'è questo monologo in cui Re Artù crolla e alla fine dico: 'Non sono niente!'. Ho fatto due riprese e ne ho fatta una in cui urlavo, piangevo o altro. Il giorno dopo mi hanno chiamato e ho avuto la parte".

Sulle scene insieme a Dafoe, invece, ha aggiunto: "Ricordo di aver fatto 10, 20 ciak - ma ne servivano 28. Non avevo una sola battuta di dialogo e pensavo: 'Dannazione, sto perdendo la testa? Sono così incapace?'. E poi ricordo che la scena successiva era con Willem Defoe, e abbiamo fatto tipo 40 ciak. Aveva dimenticato metà dei suoi dialoghi. Poi ho scoperto che James Wan voleva interpretazioni diverse, ma anche per gli effetti visivi: se non era perfetto, dovevamo rigirare. È stato molto noioso, ma anche eccitante per me partecipare a un grande film come quello".