Kurt Russell ha rivelato un retroscena del cult di John Carpenter 1997: Fuga da new York svelando il motivo per cui il regista ha tagliato la scena della stazione ferroviaria con Jena Plissken. Dopo la loro prima collaborazione nel film TV Elvis, nel 1981 Russell e Carpenter hanno dato vita a un cult senza precedenti raccontando la storia di un mercenario solitario che si infiltra a Manhattan, trasformata in un'enorme prigione, per salvare il presidente.
Kurt Russell ha ammesso pubblicamente di aver basato la sua interpretazione su Clint Eastwood, interpretando un antieroe western forte e silenzioso nel contesto di un film d'azione urbano, il che ha reso il personaggio di Jena Plissken un'icona.
Jena Plissken si è trasformato così in uno dei più grandi antieroi d'azione degli anni '80, ma come ha rivelato Kurt Russell ha rivelato in una recente intervista a GQ, in origine il personaggio era molto diverso, l'intento iniziale di JohN Carpenter era quello di raccontare il suo percorso di redenzione prima di decidere di renderlo più oscuro e misterioso.
La Cosa: perché il film di Carpenter è uno dei migliori remake di sempre
"Abbiamo iniziato girando scene che alla fine sono state tagliate dal film, come una sequenza alla stazione ferroviaria. Serviva per far comprendere il personaggio di Jena. Aveva un partner, gli hanno sparato e Jena è tornato indietro per aiutarlo. Li hanno presi. Era una qualità salvifica, era quello che mostravamo in quel momento. Poi John Carpenter ha deciso, giustamente, che Jena non aveva alcuna qualità. A me importava solo compiacere John e provare a catturare qualcosa che si adattasse alla sua visione" ricorda l'attore.
Jena Plissken, il perfetto antieroe
In un'epoca - gli anni '80 - in cui personaggi inequivocabilmente eroici come Superman e Luke Skywalker erano estremamente popolari, 1997: Fuga da New York si è distinto per aver presentato un protagonista che sembrava completamente privo di qualità positive, ma che tuttavia dava agli spettatori qualcuno per cui parteggiare. Il tutto evitando di renderlo il solito eroe prevedibile senza macchia e senza paura. Grazie anche a queste scelte, 1997: Fuga da New York si è trasformato in un cult senza tempo.