Sam Mendes ha voluto il direttore della fotografia Roger Deakins per il film 1917, fra i titoli favoriti ai prossimi Oscar. E Deakins, famoso per la cura maniacale nel lavoro e per alcune scelte visive entrate nella storia del cinema, ha dovuto aspettare... una nuvola per effettuare le riprese che riteneva più adatte al film.
Roger Deakins ha raccontato divertito l'aneddoto:"Si è trattato di qualcosa di piuttosto complicato". Il film è girato in un contesto cromatico che va dal grigio all'oscurità. Nell'aprile dello scorso anno tutti erano pronti per il primo giorno di riprese ma c'era un problema:"Non c'era una nuvola in cielo. Ovviamente ero ansioso". E mentre i produttori erano al telefono per spiegare alla Universal il motivo per il quale non potevano iniziare le riprese, Mendes e la troupe si erano spostati alle prove nelle trincee, ricreate per il film.
Il secondo giorno le cose andarono meglio. Ma fu così per tutta la produzione del film: se le nuvole non erano nelle previsioni, tutti aspettavano fino al giorno in cui si palesavano in cielo, per poi raddoppiare gli sforzi e rispettare le tempistiche:"Restammo letteralmente in piedi per ore in attesa che arrivasse una nuvola. Avevo cinque App meteo sul mio iPhone. Tutti i radar che potevo ottenere. Li guardi e cerchi di trovare quello che ti dirà ciò che vuoi".
1917, la recensione: quel lungo continuato orrore chiamato guerra
Ma ci furono giorni in cui Roger Deakins aveva bisogno del sole. Voleva una ripresa che mostrasse alcuni raggi di luce solare nel cielo:"C'era questa piccola nuvola che stava sorgendo sul sole, quindi prima di riprendere abbiamo chiamato tutti e abbiamo detto 'giriamo, potremmo essere fortunati'. L'abbiamo girata altre quindici o venti volte ma a Sam è piaciuta la prima. Ed era l'unica in cui era uscito il sole. Non ne avevamo più".