Dopo Gomorra - La serie, squadra che vince non si cambia: Roberto Saviano torna a collaborare con Stefano Sollima e Sky per portare sul piccolo schermo il romanzo ZerZeroZero. La serie, composta da otto episodi, va in onda dal 14 febbraio su Sky Atlantic HD, canale 110 di Sky.
In ZeroZeroZero si parla nuovamente di criminalità, ma lo sguardo è internazionale: al centro di tutto il traffico di cocaina, che, come un virus, passa da persona a persona, non si ferma mai, non dorme mai. Si parte dalla Calabria, dove il clan La Piana sta vivendo uno scontro generazionale, tra il giovane e intraprendente Stefano (la rivelazione Giuseppe De Domenico), e Don Mino (Adriano Chiaramida), che rappresenta la tradizione. Si va quindi negli Stati Uniti, a bordo dei cargo dell'apparentemente rispettabile famiglia Lynwood, per poi arrivare in Messico, dove il militare corrotto Manuel Contreras, detto Vampiro, aiuta il Cartello Messicano.
ZeroZeroZero, la recensione degli episodi 1x01 e 1x02: la cocaina non dorme mai
Presentata in anteprima alla 76esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, la serie è un altro colpo andato a segno per Stefano Sollima, ormai maestro delle scene d'azione. Abbiamo incontrato Roberto Saviano al Lido di Venezia, dove ci ha parlato di queste famiglie apparentemente diversissime ma con più di un punto in comune.
La nostra intervista a Roberto Saviano
Le famiglie di ZeroZeroZero secondo Roberto Saviano
In ZeroZeroZero si dice che "la famiglia", quella criminale, ma anche quella di sangue, supporta tutte le persone che hanno qualcosa da offrire. Un concetto che stona con l'idea romantica che ognuno di noi ha della famiglia, che dovrebbe supportarci a prescindere. Come mai questo desiderio di raccontare tutti questi differenti tipi di nuclei familiari attraverso lo specchio della criminalità?
"Perché è una famiglia che conserva in sé tutte quelle contraddizioni tipiche di tutte le famiglie borghesi, e non solo, ma che tendiamo a nascondere o non vedere" ci ha detto lo scrittore, proseguendo: "Nelle famiglie esiste il profitto, l'usarsi l'uno con l'altro, il mal sopportarsi, il guerreggiarsi, lo stare vicino a chi ti serve e mollarlo quando non ti serve più. Il mutuo soccorso in una famiglia magari esiste, ma è molto raro. La famiglia mafiosa è in realtà l'azienda criminale e l'azienda criminale è l'azienda del capitalismo moderno: profitto a tutti i costi, spietatezza, guerra costante e, a differenza del mondo legale, o che definirei ufficiale, le mafie e i boss sanno che ogni scelta si paga. Il politico, l'imprenditore corrotto pensano di farla franca, e spesso ci riescono, al massimo fanno qualche anno di carcere, ricevono qualche multa, il mafioso invece muore o si becca l'ergastolo. Sanno che ogni scelta, anche solo emozionale - un matrimonio fatto per sentimento, un'amicizia non stretta in nome del profitto - la pagherai."